Era accaduto nel 1997 per il Test dell'Alce effettuato in Svezia che portò ad una modifica della prima generazione della Mercedes Classe A, che era a rischio di perdita di controllo nei repentini cambi di direzione.
Poi nel 2018 venne riscontrato dal periodico finlandese Tekniikan Maailma un problema nelle auto Mqb A0 del gruppo Volkswagen (Vw Polo, Seat Ibiza, Seat Arona) per un difetto nella fibbia della cintura di sicurezza del passeggero posteriore sinistro.
Ed ora arriva ancora dal Nord Europa - e più precisamente dallo stesso Tekniikan Maailma - la segnalazione di un rischio analogo, cioè legato alla presenza di tre passeggeri sul divanetto posteriore nella Smart #1.
Anche in questa auto, si legge nel report, per un'anomala pressione che si genera tra le due fibbie centrali nel sedile posteriore, la cintura di sicurezza del passeggero che siede a sinistra può aprirsi improvvisamente.
Cioè accade - lo si vede in un video di Tekniikan Maailma - quando ci sono tre adulti sul sedile posteriore della Smart #1e il veicolo compie una sterzata improvvisa (come nel cambio di corsia).
In questa situazione (che è evidentemente estrema ma che potrebbe ripetersi in un incidente) la fibbia del posto centrale si appoggia su quella di sinistra e fa sganciare il fissaggio.
Tekniikan Maailma precisa di avere testato nelle stesse condizioni e con le stesse persone anche altri due modelli (Smart #3 e Volvo EX30) che sono prodotti sulla stessa piattaforma Geely Sea, ma in questi casi non sono stati registrati problemi.
Smart ha immediatamente replicato al test del magazine finlandese, esprimendo apprezzamento per la vigilanza su questo argomento e la comunicazione trasparente. "Recentemente siamo venuti a conoscenza della questione descritta - afferma l'azienda - e la stiamo trattando con la massima priorità. Garantire un elevato livello di sicurezza per tutti i passeggeri è la massima priorità di Smart".
"Pertanto, i nostri esperti interni di ricerca e sviluppo stanno ora lavorando a pieno ritmo su un'indagine completa sulla questione". Ed ha concluso che "sarà nostra premura condividere ogni eventuale sviluppo".
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