Damiano Bolognini-Cobianchi
Per il battesimo della strada della sua nuova "piccola" elettrica, Volvo ha scelto il palcoscenico catalano della città di Gaudì. Tra le ramblas di Barcellona, la crossover sino-svedese a batteria, saggiata con esemplari pre-serie, ha mostrato carattere e qualità dinamiche con un bel vestito che racchiude un abitacolo minimalista, si è fatta apprezzare per il comfort ma ha evidenziato anche qualche peccato di gioventù, legato anche all'eccessiva voglia di apparire e di piacere ai giovani, dimenticando in parte quella "sostanza" che da sempre caratterizza il brand.
Progettata da un team di ingegneri svedesi, costruita in Cina nel modernissimo impianto di Zhangjiakou del gruppo Geely, di cui Volvo Cars fa parte dall'agosto del 2010, la EX30 arriva nelle concessionarie italiane con un ruolo da predestinata al successo, forte di un portafoglio prenotazioni di 1.200 veicoli.
Uno start roseo che fa ipotizzare alla Filiale della Casa di Göteborg di poter centrare nel 2024 con questo modello un target del 20% delle vendite complessive del Marchio nel nostro Paese.
Non si fanno numeri ufficiali ma, conti alla mano, considerando una media di 20.000 targhe all'anno, quest'ipotesi significa circa 4.000 unità. Numeri importanti, in attesa dal 2025 dell'avvio della produzione della vettura anche nell'impianto belga di Gand, con una conseguente maggiore disponibilità di prodotto.
Già prenotabile in Italia, la EX30 viene proposta nel nostro Paese in tre versioni e tre differenti allestimenti, un portfolio che nel 2024 si allargherà con l'arrivo di una versione dallo stile più "suvvizzante", denominata Cross Country. Il modello di ingresso della gamma di lancio è la "single motor" da 272 Cv, con trazione posteriore e 344 km di autonomia: viene proposta nell'allestimento Core a 35.900 euro e nel più ricco Plus a 39.100 euro (incentivi esclusi). La superiore Single Motor Extended Range, accreditata di 476 km per pieno di energia e oggetto del nostro test di guida, viene offerta negli ambienti Core, Plus e Ultra, con prezzi da 41.400 a 48.200 euro. Infine, la proposta "da sparo", la Twin Motor Performance con doppio motore, trazione integrale, 428 Cv e range di 450 km (0-100 km/h in soli 3,6 secondi), è in listino nei livelli Plus (47.700 euro) e nel top di gamma Ultra (50.900 euro).
Lunga 4.233 mm, larga 2.032 e alta 1.549 mm, la Ex30 offre una buona abitabilità per quattro adulti e un comfort generale di alto livello. Alla guida, la single motor extended range si fa apprezzare per la silenziosità in ordine di marcia, l'efficacia dei sistemi elettronici di ausilio di guida (a partire dal cruise control adattivo) e la grande comodità offerta dalle poltrone anche a persone di corporatura robusta.
Agile e sufficientemente brillante nel traffico, risulta piacevole in autostrada e nei percorsi misti.
Il suo abitacolo minimalista lascia perplessi per alcune scelte che dimenticano la funzionalità per privilegiare, appunto, la voglia di apparire. E' il caso, per esempio, dello schermo tablet centrale (fisso, non orientabile) in stile Tesla, che raggruppa tutta la strumentazione e che, senza il supporto di un head up display (al momento non previsto), costringe chi guida a distogliere pericolosamente lo sguardo dalla strada per controllare le informazioni relative alla marcia del veicolo, a partire dalla velocità.
Lascia perplessi anche la scelta di condensare sul bracciolo anteriore centrale l'azionamento dei quattro finestrini, in tre pulsanti anziché quattro: due tasti comandano i vetri anteriori o, alternativamente, i posteriori dopo aver schiacciato il terzo tasto "rear". Eccessivamente macchinoso. Furbo, invece, il portabibite inserito nello stesso bracciolo, che può essere estratto longitudinalmente, per ospitare uno o due bicchieri.
Tra i piccoli nei di bordo, da citare il cassettino anteriore, sistemato in plancia tra i due sedili, non è il massimo della praticità di utilizzo, considerando che per aprirlo bisogna premere un tasto virtuale sul tablet. Da ripensare anche la macchinosa regolazione degli specchietti: assenti i classici tasti su portiera o plancetta, bisogna entrare in un sottomenu del tablet e sfiorare un tasto virtuale prima di poter controllarne la direzione con i pulsanti sul volante. Tra i minus anche l'assenza delle maniglie sui padiglioni e le bocchette di aerazione anteriore prive di leva/rotella di chiusura: i flussi d'aria si arrestano abbassandone la direzionalità sino a fine corsa. Forse, considerando che si tratta ancora di esemplari pre-serie, sarebbe opportuno che i tecnici Volvo ristudiassero meglio la fruibilità di questi comandi, perché nel complesso la vettura è valida e si guida bene anche tra le curve, nonostante i 1.800 kg di peso. Peccati di gioventù a parte, la Ex30 ha difatti le potenzialità per diventare il modello di punta per volumi di vendita del futuro prossimo elettrico del brand svedese che, è il caso di ricordarlo, da inizio 2024 abbandonerà il Diesel e dal 2026 proporrà solo veicoli alimentati a batteria.
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