I fornitori indipendenti
disservizi automobilistici chiedono con urgenza una legislazione
europea per il settore sull'accesso ai dati dei veicoli.
L'invito è stato fatto in una dichiarazione congiunta alla
presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al
collegio da dieci operatori che rappresentano l'80%
dell'economia automobilistica europea, e comprendono fornitori e
distributori di ricambi, officine e fornitori di tecnologia,
società di servizi di mobilità, settore assicurativo e i
consumatori. La maggior parte dei veicoli moderni è connessa
e offre un immenso potenziale per una mobilità più sicura, più
intelligente e più conveniente per i consumatori e le imprese
europee, affermano. Tuttavia, il controllo quasi monopolistico
dei produttori sui dati dei veicoli impedisce lo sviluppo di
servizi che potrebbero essere offerti da fornitori di servizi
indipendenti. Questo limita l'innovazione dei servizi e la
concorrenza, limitando la scelta dei consumatori e delle
imprese, facendo aumentare i prezzi ed erodendo la posizione
competitiva dell'Europa a livello globale. Il gruppo sottolinea
che il piano della Commissione europea, da tempo promesso, per
una legislazione settoriale specifica sull'accesso ai dati, alle
funzioni e alle risorse di bordo è più che mai necessario. La
legge sui dati non affronta né la struttura quasi monopolistica
del mercato né i requisiti tecnici dell'industria
automobilistica per rendere l'accesso equo ai dati una realtà.
L'azione, sostengono, è urgente a causa del precipizio normativo
che si verificherà a luglio, quando entreranno in vigore le
nuove leggi sulla cybersecurity, che potrebbero portare alla
progressiva chiusura dell'unico mezzo indipendente di accesso
remoto ai dati del veicolo (tramite la rete di
telecomunicazioni).
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