"Considerata la paralisi che si è
generata sul mercato delle auto Bev e Phev l'Unrae ribadisce
l'urgenza della pubblicazione del Dpcm in Gazzetta Ufficiale
che, inspiegabilmente a distanza di quasi quattro mesi dalla
presentazione e sei mesi dal primo annuncio - e dopo ben tre
passaggi alla Corte dei conti - ancora non vede la luce". Lo
afferma il direttore generale dell'Unrae Andrea Cardinali.
"In tema di incentivi, l'Unrae ritiene indispensabile per lo
sviluppo della mobilità a zero emissioni - prosegue Cardinali
-che il tetto di prezzo per le auto 0-20 g/Km venga eliminato o
quantomeno equiparato a quello della fascia 21-60 g/Km.
Attualmente, infatti, sono esclusi dagli incentivi gran parte
dei modelli disponibili sul mercato, tra i quali la maggioranza
di quelli che possono usufruire di ricarica super-veloce, e sono
penalizzate le aziende, che notoriamente tendono ad acquistare
vetture di segmento superiore. Inoltre per favorire la
transizione energetica, ribadiamo la necessità di intervenire
sul regime fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, fermo
agli anni '90, che penalizza le imprese italiane nel confronto
con le concorrenti europee. Auspichiamo che tale revisione venga
realizzata attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale,
che scade fra un anno, al fine di rilanciare la competitività
delle nostre aziende e valorizzare il contributo che le stesse,
con il veloce ricambio delle loro flotte, possono fornire per
accelerare il rinnovo del parco circolante".
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