C'è chi ama i trenini e smania per
una rotaia, chi colleziona francobolli da sempre a caccia del
Gronchi Rosa. Lui no: Cristian Mazza, classe '73 nato e
cresciuto a Savona, autista per Tpl Linea ha una passione
sfrenata per i bus. Non per i modellini, per i bus veri
possibilmente d'annata. Il suo hobby è davvero originale:
ricerca le carcasse dei vecchi bus di linea, degli anni
Cinquanta, Sessanta e Settanta, e li restaura donando loro nuova
vita.
Gli autobus hanno sempre fatto parte della vita di Cristian:
abitava in periferia e il mezzo pubblico lo portava verso il
cuore della città e lo riportava a casa da mamma e papà. I bus
erano una certezza: passavano sotto casa sua, scandendo il tempo
delle sue giornate. Una certezza e una presenza costante nella
sua vita tanto che ancora bambino non aveva dubbi sul futuro
mestiere: "Voglio diventare conducente di autobus" ripeteva
sempre, costringendo genitori e parenti a farlo salire su
qualche bus di passaggio. Il tempo è passato e Cristian fa
l'autista ma, ricorda, allora c'erano "i bus che erano verdi,
mastodontici e l'autista guidava a destra, come spesso accadeva
per modelli costruiti negli anni '50 e ancora in circolazione
anche nei primi anni '80. Le porte erano in legno, l'emettitrice
di biglietti era enorme e cercavo di riprodurre ogni rumore che
sentivo. Sono consapevole di essere stato un ragazzino con una
passione fuori dal comune. Ma spesso sono le passioni a
scegliere le persone: sono viscerali, scritte nel nostro dna.
Non ci si può sottrarre a certe emozioni e non resta che
abbracciarle". E lui ha abbracciato il bus.
Così ha cominciato, con il passaparola, a cercare vecchie
carcasse, pezzi di storia del trasporto pubblico. Ed è nata, tra
amici, un'associazione che non poteva che chiamarsi Capolinea. E
ora l'autista Cristian custodisce i diversi mezzi restaurati e/o
in lavorazione all'interno di un capannone: "Attualmente il più
ammirato è l'autobus di Roma degli anni '60, protagonista di
alcuni film e serie TV come "L'amica geniale" e un'altra in
produzione per Netflix: si tratta del Fiat 410 Cansa del 1963
dell'Atac di Roma, unico esemplare rimasto - ha detto -. Poi c'è
l'autobus gemello che girava a Savona dal 1970, il modello Fiat
409 Menarini appartenuto all'Amtu, poi diventata Acts e il Fiat
421 Al Cameri, in fase di restauro, il più grande autobus della
Fiat degli anni '70, che ha prestato servizio per l'azienda Atm
di Torino, l'Om Super Orione Viberti del 1957 dell'Amtu Savona e
il Monotral Viberti CV 6 del 1957". Nell'ambito di Tpl Linea e
il trasporto pubblico locale savonese, l'obiettivo dell'autista,
in sinergia con la stessa azienda, è quello di un progetto
specifico per il recupero e la riqualificazione di un autobus
storico degli anni '60, destinato a diventare un mezzo
rappresentativo per eventi storici.
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