(di Michela Nana)
In attesa delle piogge che
dovrebbero portare nei prossimi giorni un miglioramento,
continua l'allarme smog nel Nord Italia, con l'allerta in
particolare in Lombardia e in tutta la pianura Padana. Anche per
questo la Lombardia ora chiede una cabina che affronti il
problema dell'inquinamento nella Pianura Padana. Dopo le
polemiche sui dati della qualità dell'aria a Milano, le polveri
sottili finiscono in tribunale a Torino, che porta a processo
due ex sindaci ed un ex governatore per non avere fatto
abbastanza per la qualità dell'aria. E l'emergenza smog sbarca
anche da Fiorello su 'VivaRai2', che fa ironia, amara, su
Milano, dove oggi è iniziata la Fashion Week con la parodia del
sindaco Giuseppe Sala che spiega come in città "adesso bisogna
respirare a giorni alterni" perché "non è smog ma solo la Smog
Week'".
A Torino l'emergenza aria diventa materia giudiziaria con gli
ex sindaci, Chiara Appendino e Piero Fassino e l'ex governatore
della Regione Sergio Chiamparino, imputati nel processo in cui
viene contestato loro il reato di inquinamento ambientale. Per
loro i pubblici ministeri Vincenzo Pacileo e Gianfranco Colace
hanno disposto la citazione diretta a giudizio nel processo
ordinato dalla Procura che si aprirà il 18 giugno a palazzo di
Giustizia. L'accusa è quella di non aver preso delle
contromisure adeguate nel corso degli anni. Secondo i dati di
Arpa nell'ultimo mese a Torino nel 58% dei giorni l'aria è stata
irrespirabile, con le micropolveri, con dimensioni uguali o
inferiori a 2,5 micron, che sono state molto alte: nel 29% dei
casi con una concentrazione tra i 36 e i 50 microgrammi al metro
cubo, in altrettanti oltre i 50, valori che rientrano
rispettivamente nei livelli più elevati.
In Lombardia, in particolare il pm10, sono ancora sopra i
limiti in gran parte della regione, tanto che sono in vigore in
9 province, Milano compresa, le misure antimsog di primo
livello, come il divieto di circolazione dei mezzi più
inquinanti durante il giorno. Il dato registrato nelle
centraline di Milano e provincia va da un minimo di 73 a un
massimo di 122, a Monza e Brianza arriva a 111, a Como 78, a
Lecco 100, a Varese 94. Non aiuta la temperatura, che si
mantiene su livelli decisamente più alti della norma e l'assenza
di piogge. A Milano città da inizio anno ci sono stati 24 giorni
di sforamento dei limiti di polveri sottili e il Comune ha
scritto una lettera alla Regione per proporre l'istituzione di
un tavolo per rendere più efficaci e stringenti le misure
antismog. Brescia annuncia una lettera al ministro dei Trasporti
Matteo Salvini per chiedere di abbassare la velocità nel tratto
urbano dell'autostrada a 110 km/H e nel frattempo l'assessore
lombardo all'Ambiente annuncia che chiederà la convocazione
della cabina di regia sulla qualità dell'aria nel bacino Padano.
Schizzano infatti gli indicatori di smog anche nel cuore della
Pianura padana, zona da sempre critica. In Emilia il pm10 è
oltre il doppio del limite di 50 microgrammi per metro cubo. Per
dieci giorni su 14 questo limite è stato di gran lunga superato
nel Piacentino, con un picco di 119 (ieri), e nel Modenese, con
un massimo di 111 (sabato). Modena è già a 29 sforamenti
giornalieri del limite, molto vicina alla soglia dei 35
sforamenti annui indicati dall'Ue. Secondo la Società Italiana
di Medicina Ambientale (Sima) l'Italia è il primo Paese in
Europa per morti attribuibili all'inquinamento atmosferico con
circa 80mila decessi prematuri all'anno. A spingere lo smog
nelle città secondo la Coldiretti è anche l'effetto combinato
dei cambiamenti climatici, delle emissioni di Co2 del traffico e
della ridotta disponibilità di spazi verdi. Con ogni italiano
che dispone in media di appena 32,5 metri quadrati di verde
urbano e una situazione preoccupante nei grandi centri, come a
Milano dove i valori scendono addirittura ai 18,5 metri quadrati
pro capite. Proprio a Milano dal 29 febbraio al 1 marzo è in
programma il seminario internazionale RespiraMi con oltre 200
scienziati internazionali mentre il giorno seguente una serie di
associazioni scenderanno in piazza per chiedere "aria pulita".
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