Contribuire al dibattito aperto
in seno all'Ue sulla transizione dell'automotive. Si è riunita a
Bruxelles l'Alleanza delle Regioni europee dell'automotive di
cui fanno parte 36 realtà territoriali, di cui 9 italiane:
Basilicata, Abruzzo, Lombardia, Emilia Romagna, Molise,
Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto. Nel quadro del
regolamento che a partire dal 2035 porrà fine alla vendita dei
motori termici, diesel e benzina, la Commissione europea si è
impegnata a valutare entro fine 2025 i progressi verso il target
di zero emissioni per le auto, prendendo in considerazione la
necessità di eventuali misure aggiuntive per facilitare una
giusta transizione, anche attraverso nuovi strumenti finanziari.
La riflessione di Bruxelles prenderà le mosse anche
dall'Alleanza costituita nel quadro del Comitato europeo delle
regioni. Un'alleanza di cui fanno parte i territori che
"rappresentano un terzo del Pil europeo", come ricordato
dall'assessore della Regione Lombardia allo Sviluppo Economico,
Guido Guidesi, presente alla riunione. L'auspicio che da Nord a
Sud unisce l'Italia "è quello di inserire nei lavori" della
prossima legislatura "il principio di neutralità tecnologica che
ci consentirà una mobilità a impatto zero con una pluralità di
soluzioni". Senza guardare solo all'elettrico. "Non dobbiamo
costringere l'industria verso un'unica soluzione, ma bisogna
lasciare libera la ricerca industriale e scientifica di
individuare tutte le soluzioni utili, che sono molteplici", ha
dichiarato a margine il presidente della Regione Abruzzo, Marco
Marsilio, relatore di un parere sulla transizione giusta per il
Comitato europeo delle Regioni, in riferimento ai
"biocarburanti, ai carburanti sintetici, all'idrogeno". Tutti
"carburanti che possono contribuire a superare quelli fossili".
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