Resta confermata la legittimità del
"Regolamento per l'accesso e la circolazione degli autobus nelle
Ztl bus A, B, C" di Roma. L'ha deciso il Tar del Lazio con una
sentenza con la quale ha respinto un ricorso proposto da Anav e
da tante aziende del settore del trasporto pubblico locale.
In contestazione c'era il Regolamento nella parte in cui i
servizi di linea 'Gran Turismo' e 'Commerciale' nonché i mezzi
per il trasporto di alunni il cui percorso attraversa le ZTL A,
B e C, sono stati assoggettati al pagamento di una specifica
tariffa. Il Tar, facendo riferimento a un precedente
confermato in appello con il quale è stata ritenuta legittima la
pretesa tariffaria, ha ritenuto né illegittima, né
irragionevole, la scelta "di non accordare la pretesa esenzione
ai veicoli esercenti, vista la caratterizzazione commerciale del
servizio e la fruizione delimitata". E' stata poi ritenuta "del
tutto pretestuosa" anche la censura di disparità di trattamento
rispetto al trasporto pubblico locale di linea. "Basti al
riguardo considerare come il trasporto pubblico serva a
garantire la mobilità sul territorio di tutti i cittadini e, in
prospettiva, anche a coloro i quali non siano nelle condizioni
di sostenere il relativo prezzo di mercato". Con un'altra
sentenza, è stato respinto un ulteriore ricorso proposto per
contestare lo stesso Regolamento capitolino anche nella parte in
cui è stata interdetto l'accesso alla ZTL C, fatta eccezione per
gli autobus turistici utilizzati da istituti scolastici per il
trasporto di studenti della scuola primaria in gita scolastica,
nonché da esercizi alberghieri con sede all'interno della stessa
zona. Il Tar, ravvisando l'inesistenza di alcuna violazione
del Codice della strada, ha osservato come "Roma Capitale non
abbia impedito ai bus turistici l'accesso tout court al
territorio, bensì ragionevolmente limitato il censurato divieto
alla sola ZTL C comprendente il cuore storico-monumentale della
città di Roma e, in particolare, la zona del Colosseo, del
Centro Storico e del Vaticano, notoriamente di maggiore
interesse storico-culturale e, dunque, da preservare in modo più
incisivo, stante l'immenso valore sotteso".
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