L'Italia ha stanziato 3,64
miliardi attraverso il Pnrr per accelerare lo sviluppo
dell'idrogeno come fonte energetica ma rimane distante da
Germania e Francia che hanno destinato rispettivamente 9 e 7
miliardi entro il 2030 a sostegno della propria strategia
sull'idrogeno. È quanto emerso oggi in occasione della
mostra-convegno 'Fueling Tomorrow' dedicata - fino all'11
ottobre - alle nuove tendenze nel campo della trasformazione dei
carburanti tradizionali e dei nuovi vettori energetici
alternativi e sostenibili organizzata da BolognaFiere
Water&Energy (società partecipata da BolognaFiere e Mirumir) e
H2IT - Associazione italiana idrogeno.
La filiera italiana dell'idrogeno ha già avviato la
realizzazione di più di 50 progetti di "Hydrogen Valley"
localizzati su tutto il territorio nazionale. L'Italia
rappresenta nel contesto internazionale un hub strategico per la
distribuzione dell'idrogeno grazie alla sua posizione geografica
e alle infrastrutture, inclusa la pipeline SouthH2Corridor che
collegherà l'Africa all'Europa.
"Siamo in un momento decisivo per lo sviluppo dell'idrogeno
in Italia e in Europa", ha spiegato Cristina Maggi, direttrice
di H2IT. "Con i progetti già avviati e i fondi stanziati dal
Pnrr, il nostro Paese ha l'opportunità di diventare un leader
europeo nel settore dell'idrogeno, ma è necessario continuare a
investire in innovazione e infrastrutture, garantire un quadro
normativo chiaro e stabile. H2IT è parte del tavolo coordinato
dal Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica per la
stesura di una Strategia nazionale idrogeno, passaggio
fondamentale per definire il ruolo dell'idrogeno nel sistema
energetico italiano".
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