(di Amalia Angotti)
La celebrazione dei 125 anni della
Fiat sulla Pista 500 del Lingotto è l'occasione per cercare di
avviare un percorso comune da parte di Stellantis e del governo
per il rilancio del settore dell'auto. Una sorta di disgelo che
arriva dopo le dure polemiche e gli scontri degli ultimi mesi.
"É più di un anno che lavoriamo con Stellantis, é il momento
delle scelte e della responsabilità. Stellantis deve assumersi
la responsabilità del rilancio dell'auto in Italia nel rispetto
di quello che Fiat ha fatto per l'Italia e che l'Italia ha fatto
per la Fiat", afferma il ministro delle Imprese e del Made in
Italy, Adolfo Urso, che partecipa all'evento Smiling to the
future. "Lavoriamo insieme perché si riannodi questa storia di
successo e l'auto torni a essere orgoglio dell'Italia, il sogno
dell'Italia. La Fiat era ed è Torino. Vogliamo che resti a
Torino. Non ci rassegniamo che diventi un museo industriale",
aggiunge il ministro, che tende la mano a Stellantis anche nella
prospettiva di un accordo tra governo, azienda e parti sociali
di cui si discute da troppo tempo.
Un altro segnale distensivo, dopo il braccio di ferro degli
ultimi mesi, arriva da Urso quando ricorda che "Fiat ha trovato
enorme giovamento dall'essere identificata con l'Italia. Anche
oggi Stellantis, giustamente, evoca il Made in Italy nei suoi
prodotti, sin dalla loro denominazione, perché è pienamente
consapevole di cosa significhi nel mercato globale, evocare lo
stile e il lavoro italiano".
L'amministratore delegato Carlos Tavares assicura che
Stellantis continuerà a investire in Italia. "C'è ancora molto
da fare per Fiat nell'era Stellantis. Sono molto orgoglioso di
ciò che Fiat porta a Stellantis, è uno dei maggiori datori di
lavoro in Italia con oltre 40.000 dipendenti. Ho molta fiducia
in Fiat, non ho dubbi che i successi saranno ancora molti. Fiat
sopravviverà a tutti noi", afferma il manager che, davanti al
governatore Alberto Cirio e al sindaco Stefano Lo Russo,
assicura che Mirafori è il cuore pulsante del gruppo.
"Guardando al futuro, dovremmo essere tutti convinti che la
competizione mondiale si sta intensificando. Dobbiamo far fronte
a questa evidenza. Lo status quo non è un'opzione. Se non ci
adattiamo scompariremo e questa non è affatto un'opzione che
consideriamo", spiega Tavares. "Essere un marchio profondamente
italiano non ne ha mai impedito lo sviluppo internazionale:
anzi. Esportare la nostra creatività ha fatto innamorare il
mondo dell'Italia. Oggi Fiat è il primo marchio di Stellantis,
che sono orgoglioso di aver contribuito a creare tre anni fa.
Grazie a Stellantis, Fiat ha potuto conquistare sempre più
clienti", sottolinea quindi il presidente John Elkann.
Al Lingotto fa anche il suo debutto la nuova Fiat 500 Giorgio
Armani, realizzata in collaborazione con lo stilista. La
vettura, che sarà prodotta a Mirafiori, è stata presentata dal
responsabile del brand Francois Olivier. "Due icone dello stile
italiano lavorano insieme. Da gennaio la 500 Giorgio Armani sarà
in tutto il mondo", ha detto, annunciando anche l'arrivo di una
Panda elettrica con prezzo sotto i 25.000 euro. "Vedete
l'ingegno su una Fiat non è un optional mai e nemmeno
l'accessibilità. Finalmente ci sarà una Fiat elettrica che
costerà meno di 25.000 euro. Una elettrica bella con un pedigree
love cost", ha sottolineato Francois.
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