Utili quasi raddoppiati per Nissan,
sostenuti dalla svalutazione dello yen in un contesto di
progressiva ripresa della domanda del mercato delle quattro
ruote. Nell'anno fiscale concluso a fine marzo il risultato
netto si assesta a 426,6 miliardi di yen, equivalenti a 2,54
miliardi di euro, un fatturato in crescita del 19,7% a un
livello record di 12.690 miliardi di yen, e l'utile operativo
salito di oltre il 50% a 568,7 miliardi. L'aumento delle
immatricolazioni in Nord America e in Europa contribuisce a un
progresso del 4,1% delle vendite su scala globale, pari a 3,44
milioni di veicoli. Meno incoraggianti i numeri dalla Cina, dove
la penetrazione del marchio ha visto una contrazione del 24,1%
con 794mila vetture. "Abbiamo migliorato la nostra solidità
finanziaria in un contesto commerciale difficile, caratterizzato
dalla frammentazione del mercato e dall'intensificarsi della
concorrenza", ha dichiarato l'amministratore delegato Makoto
Uchida in conferenza stampa. Alla domanda sul recente annuncio
di un potenziale accordo con Honda per la produzione di veicoli
elettrici e tecnologie software, Uchida ha dichiarato che le due
aziende, malgrado la rivalità, sono impegnate in discussioni
"vivaci e profonde" su un'ampia gamma di argomenti, senza
tuttavia rivelare i dettagli delle discussioni. Per l'anno
fiscale in corso Nissan prevede un calo del 10,9% dell'utile
netto a 380 miliardi di yen, a fronte di un maggior carico
fiscale, mentre è previsto un incremento del 7,2% del fatturato
a 13.600 milioni di yen, e dell'utile operativo del 5,5% a 600
miliardi di yen. La terza casa auto nipponica per volumi di
mercato stima di vendere 3,70 milioni di veicoli a livello
globale per l'anno in corso, con un aumento del 7,5% rispetto
all'anno precedente, e punta a migliorare la propria presenza in
Cina tramite l'introduzione di nuovi modelli a motore elettrico.
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