Il gruppo Iveco spinge sull'acceleratore, sostanzialmente raggiunti già nel 2023 i target per il 2026. Si è presentato quindi al Capital Markets Day oggi a Torino con un nuovo piano d'investimento al 2028 e alzando gli obiettivi della guidance anche al 2024, con la promessa di andare "sempre oltre l'ovvio", che è stato lo stesso ceo, Gerrit Marx, a pronunciare. In campo ci sono nuove partnership: con Ford Trucks, il marchio di Ford Otosan per i veicoli commerciali pesanti, e l'estensione della collaborazione con Hyundai nei mezzi commerciali pesanti elettrici, sia a batteria sia a celle a combustibile, per i mercati europei. Con la sostenibilità sono tra gli ingredienti del futuro del gruppo, ferma restando una disciplina finanziaria che intende "incrementare il proprio potenziale di generazione di cassa e a ridurre la stagionalità ove possibile".
Il piano al 2028 è da oltre 5,5 miliardi di euro di investimenti e i target chiave per le attività industriali includono ricavi netti di circa 19 miliardi, adjusted Ebit margin tra 7 e 8%, free cash flow di circa 0,9 miliardi. A livello consolidato è atteso un risultato netto pari circa 0,9 miliardi e un utile diluito superiore a 3 euro per azione.
Numeri che hanno dato un immediato slancio al titolo in Borsa, che ha chiuso in rialzo dell'11,42% a 13,56 euro. E a proposito di investitori, "la politica sui dividendi prevede una cedola minima del 25%, come percentuale dell'utile netto. Questo non è un tetto, ma una base da cui partire" ha detto la chief financial officer, Anna Tanganelli. Sul fronte M&A "valutiamo ogni business dove ci manca qualcosa su competenze o tecnologia.
Stiamo valutando opportunità che ci aiutano a fare meglio o più velocemente e che aggiungono valore al gruppo" dal punto di vista finanziario, industriale e umano, ha spiegato il ceo.
"Guardiamo a operazioni grandi e piccole - ha aggiunto - ma non vedrete mai fuochi d'artificio, ci pensiamo sempre molto bene".
Il nuovo piano strategico punta su tre aree chiave: transizione energetica, Intelligenza artificiale e software defined vehicle, guida autonoma. Per le fabbriche "continuiamo a investire in quelle in Italia. Guardiamo con cautela a quello che succede sul mercato, ma gli stabilimenti sono in buona forma" ha sostenuto Marx, che di Foggia ha detto "viaggia a pieno regime, tutto sta andando secondo i piani" e lo stesso del settore difesa. Le altre fabbriche, per esempio quella di Suzzara (Mantova), "viaggiano a piena capacità". Per Torino ha spiegato che "il gruppo continua a investire soprattutto nella fabbrica che produce motori e su modernizzazione e sviluppo".
I risultati già ottenuti sui target sono in larga misura attribuibili, secondo i vertici del gruppo, "all'estrema focalizzazione sul risultato e all'approccio di squadra dell'azienda, che unisce le sue oltre 36.000 persone in tutto il mondo verso uno scopo comune". Da qui i target alzati per il 2024, rispetto a quelli prospettati solo un mese fa, a febbraio, verso un ebit adjusted tra 920 e 970 milioni. Per le attività industriali è previsto miglioramento dei ricavi netti, attesi in calo del 4%, (era -5%). L'adjusted ebit inoltre viene dato tra 790 e 840 milioni. Inalterati gli obiettivi per il free cash flow tra 350 e 400 milioni e gli investimenti a un 1 miliardo.
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