La gestione della maggiore azienda tedesca, il Gruppo Volkswagen, preoccupa non solo gli addetti ai lavori e il mondo politico centrale e locale (nel 2022 ci saranno le elezioni in Bassa Sassonia, dove è la sede di Wolfsburg) ma anche i normali cittadini, non fosse altro per sentirsi coinvolti' dal nome, che significa letteralmente auto del popolo, e dalle auto di tutti i brand che circolano sulle strade del Paese.
Sulla scia delle recenti polemiche sulla leadership di Herbert Diess e dei contrasti con una parte degli azionisti e con i sindacati, guidati nel board da Daniela Cavallo, l'autorevole magazine Automobilwoche ha commissionato a Civey - così come si fa in periodo elettorale - un sondaggio su un campione di 5mila cittadini tedeschi per misurare il gradimento, o la disaffezione, nei confronti di Diess.
Il risultato è chiaro - si legge nel sito del magazine - perché non c'è una maggioranza che voglia continuità con la gestione a Wolfsburg. Solo il 18% degli interpellati si è dichiarato a favore del fatto che Diess rimanga presidente del consiglio di amministrazione di Volkswagen, mentre il 38% è apertamente contrario. Anche se la quota degli indecisi è alta (44%) un buon quarto degli intervistati ha anche affermato che Diess non dovrebbe "in nessun caso" rimanere a capo della Volkwagen.
È interessante notare che sono i tedeschi più giovani ad avere una chiara opinione su Diese (solo il 25% tra i 18 ei 29 anni era indeciso) mentre ad essere più dubbiosi sono gli over 64 (51% di indecisi).
Ma Herbert Diess ha avuto anche il maggior sostegno dalle nuove generazioni - con il 30% dei giovani tra i 18 ei 29 anni fa parte del 18% favorevole a vederlo ancora alla guida del Gruppo - ma i fedelissimi (poco sotto il 50%) si collocano tra i 50 ei 64 anni.
Interessante anche il collegamento che i sondaggisti hanno fatto tra Diess e la posizione politica: il sostegno è più basso tra i sostenitori di SPD, Verdi, Sinistra e AfD (cioè chi andrà al governo del Paese) e maggiore tra i sostenitori di FDP e Cdu/Csu.
In tutte le fasce d'età, tuttavia, predomina la proporzione di coloro che sono favorevoli alla sua sostituzione, e questo dato - anche se non ha alcun valore - potrebbe influenzare le decisioni che verranno prese dal consiglio di sorveglianza nella riunione decisiva del prossimo 9 dicembre.
Fino ad allora, si dice negli ambienti aziendali, c'è tempo per trovare una soluzione su con consiglio di fabbrica e l'IG Metall 'stanchi dei soliti sforzi del Ceo' - ma più favorevoli a un rimpasto piuttosto che a un licenziamento - e le famiglie Porsche e Piech ancora a fianco di Diess e per nulla interessate ad una sostituzione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA