L'Automobile Club d'Italia è attento
alla mobilità urbana anche dei veicoli storici, ponendosi come
interlocutore delle istituzioni nazionali e locali pure su
questo tema con proposte e progetti a tutela della sostenibilità
ambientale, dell'efficienza dei sistemi di circolazione urbana e
del grande patrimonio storico automobilistico.
"Di fronte ai blocchi tout court invocati da alcune
Amministrazioni locali a danno delle vere auto d'epoca -
dichiara il presidente di ACI, Angelo Sticchi Damiani - la
soluzione non può essere quanto finora proposto da alcune
associazioni, ovvero consentire l'accesso ai centri urbani a
tutti i veicoli dotati del certificato di rilevanza storica, in
quanto lo stesso viene rilasciato ad ogni auto che abbia
compiuto 20 anni, se ben conservata, indipendentemente dal
modello. Ciò comporterebbe danni irreversibili in termini di
inquinamento e congestione stradale, poiché almeno l'80% delle
vetture con tale certificato è vecchio anziché storico, usato
quotidianamente senza alcuna accortezza perché di discutibile
valore". Secondo Sticchi Damiani "è invece fondamentale una
selezione più efficace autorizzando l'ingresso nei centri urbani
ai soli modelli elencati nella Lista di Salvaguardia, redatta da
ACI Storico in collaborazione con autorevoli esperti e le più
rappresentative sigle del settore. Con questo criterio
stringente ed oggettivo - aggiunge il presidente dell'Aci -
avrebbero semaforo verde solo il 20% delle auto che nell'ultimo
triennio hanno conseguito il certificato di rilevanza storica
annotato sul documento di circolazione".
"Tale soluzione - conclude Sticchi Damiani - è perseguibile
senza costi per le Amministrazioni e per gli automobilisti: ACI
Storico sarà in grado di offrire tramite ACI Informatica ogni
supporto tecnologico affinché le telecamere ai varchi dei centri
urbani riconoscano dalla targa (e quindi dal PRA) i modelli
elencati nella Lista di Salvaguardia, autorizzandone l'accesso
in automatico, senza costose e farraginose procedure per i
collezionisti di vere auto storiche. Una svolta epocale non solo
per il settore, ma per tutto il sistema di mobilità con tutele
immediate per la salute dei cittadini e la sicurezza della
viabilità urbana".
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