Sarà l'Automotive Regions
Alliance del Comitato europeo delle Regioni (CdR) a valutare le
lacune di finanziamento per rendere socialmente equa la
transizione elettrica dell'industria automobilistica davanti al
nuovo regolamento Ue sulle emissioni dei veicoli, che prevede lo
stop ai motori a diesel e benzina nel 2035. Lo sottolinea il CdR
in una nota. Nell'ultimo regolamento sugli standard di
prestazione delle emissioni di CO2 per auto e furgoni, i
legislatori europei "hanno accolto pienamente" la richiesta
delle regioni e delle città di considerare "l'impatto
territoriale della transizione nelle regioni industriali", si
legge nella nota. Il Parlamento europeo ha inoltre incaricato la
Commissione europea di riferire in merito alle esigenze e alle
lacune di finanziamento per garantire una transizione equa nel
comparto sulla base del lavoro svolto dall'Alleanza.
"Accogliamo con favore il voto del Parlamento europeo, che
conferma il ruolo centrale dell'Automotive Regions Alliance nel
trovare un meccanismo di transizione equo per le regioni
dell'industria automobilistica e dell'indotto", ha commentato il
politico rumeno Emil Boc (Ppe), presidente della commissione
Politica di coesione territoriale e bilancio dell'Ue (Coter).
"Le regioni con un'industria automobilistica - ha evidenziato -
non possono essere lasciate sole ad affrontare le conseguenze
della transizione verde e digitale nel trasporto stradale".
L'Alleanza, lanciata nel giugno 2022, vede la partecipazione
anche delle italiane Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna,
Veneto, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise e Basilicata.
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