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Audi Q5 Dakar alla prova del deserto

Audi Q5 Dakar alla prova del deserto

Allestimento da gara, sul tracciato del rally più duro al mondo

RIAD, 19 gennaio 2023, 08:10

dell'inviato Francesco Fabbri

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una prova speciale in una location speciale: nel deserto arabico, dove si corre la Dakar 2023, abbiamo testato l'Audi Q5 appositamente allestita per affrontare la sabbia e le pietre di questi luoghi.
    La vettura presenta delle modifiche che le consentirebbero, secondo il regolamento Fia, di partecipare alla competizione.
    L'altezza è tirata al massimo, e le sospensioni di conseguenza adeguate ad assorbire le numerose sollecitazioni. All'interno, il rollbar e la necessaria 'gabbia' di protezione in acciaio richiesta per motivi di sicurezza - rafforza e irrobustisce l'abitacolo - si aggiungono allo specifico sedile sportivo ad alto contenimento e alla cintura di sicurezza a 4 punti di attacco con sgancio rapido.
    Eliminato il divano, nella parte posteriore dell'abitacolo si apre un ampio vano che consente il trasporto di pneumatici di scorta, mandrino, materiale di primo soccorso. Gli pneumatici sono gli stessi che vengono utilizzati in gara: tassellati e resistenti alle alte sollecitazioni cui sono sottoposti dalle pietre aguzze che tempestano il tappeto di sabbia. Le barre sul tetto consentono di caricare gli oggetti più ingombranti necessari per la traversata.
   

Per questa elaborazione è stata scelta una Audi Q5 Sportback 2.0 TFSI quattro S tronic. Il powertrain è composto da un 4 cilindri turbo a iniezione diretta della benzina da 265 CV e 370 Nm di coppia e da un propulsore elettrico del tipo sincrono a magneti permanenti integrato, insieme a una frizione di separazione, nel cambio S tronic a 7 rapporti. L'unità a zero emissioni è in grado di erogare 143 CV e 350 Nm. La velocità massima, in questa versione, è limitata a 170 km/h in osservanza delle normative Fia per la partecipazione alla Dakar. A parte i pochi e obbligatori accorgimenti, è la stessa auto acquistabile in concessionaria. Ed è perfettamente in grado di percorrere il tracciato del rally più duro al mondo.
    Il fondo del deserto a due ore da Riad è pesante: la sabbia è resa compatta dall'abbondante pioggia dei giorni appena trascorsi, e i sassi affiorano dal suolo minacciosi. Sul tracciato la Q5 si muove veloce e sicura grazie alla trazione integrale Quattro, fiore all'occhiello di Audi. Il controllo degli inevitabili sussulti della vettura su un percorso così complesso è comunque agevole. In curva, tutto cambia: il terreno si fa friabile, arenarsi è facile, ma la potenza del motore viene distribuita in maniera ottimale per affrontare il percorso con decisione e senza timidezze. L'alternarsi di sottosterzo e sovrasterzo è una costante: tempo di abituarsi e diventa subito un nuovo stile di guida, grazie alla vettura che asseconda ogni cambio di direzione e assorbe ogni asperità.
    Pura emozione nello spalancare il gas sul rettilineo, dove non sono presenti pietre o ostacoli che punteggiano il deserto: nonostante il fondo, l'auto rimane agganciata alla strada e i 265 CV possono finalmente galoppare liberi. Un brivido intenso quanto breve, perché il deserto non permette distrazioni: una duna ci si para davanti, e la superiamo senza difficoltà. Dalla cima, scorgiamo una discesa rocciosa che ci obbliga a un brusco cambio di direzione per riguadagnare il tracciato.
    Ancora qualche curva, una duna e un'altra ancora, fino al momento di fermarsi. Con addosso la voglia di unirsi davvero alla carovana della Dakar.
   

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