L'Asaps, Associazione sostenitori
Polstrada, plaude all'iniziativa del Governo che, con la legge
di bilancio 2023, "ha ridotto per la prima volta dal 22% al 5%
l'Iva sui seggiolini per bambini da installare negli
autoveicoli". Una battaglia iniziata nel 2011, quando emerse
come questi strumenti e attrezzature che possono salvare vite
umane avevano tutti l'Iva al 22%, a differenza di altri
prodotti, quali le figurine per gli album dei bambini, che a
quel tempo venivano vendute al 4% di Iva. "L'Iva agevolata sui
seggiolini è un segnale importante per la sicurezza stradale e
per le famiglie, già costrette a molte spese alla nascita di un
figlio - afferma il presidente Giordano Biserni - tanto è vero
che avevamo chiesto da alcuni anni proprio l'abbassamento
dell'Iva su queste tipologie di prodotto, dopo che il Governo
aveva attivato anche un portale per richiedere il contributo
minimo per gli acquisti del nuovo seggiolino anti-abbandono, con
una iniziativa poi chiusa perché i finanziamenti erano
terminati".
Asaps sensibilizza periodicamente l'utenza stradale anche
sulla necessità di adottare i seggiolini espressamente previsti
dalla legge e con le apposite marchiature CE, "in un mercato
molto spesso 'drogato' da prodotti non in regola con la
normativa e tecnicamente non idonei a garantire l'incolumità dei
più piccoli". Le indicazioni previste dall'art.172 del codice
della strada per il trasporto di bambini di statura inferiore al
metro e mezzo e di peso inferiore a 36 kg sono quelle di
assicurare sempre i piccoli al sedile con un sistema di
ritenuta, adeguato al loro peso, di tipo omologato secondo le
normative vigenti, e prevedono una sanzione da 83 a 332 euro,
mentre i piccoli di età inferiore ai 4 anni assicurati al sedile
con sistema di ritenuta omologato, senza però utilizzare un
apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l'abbandono
del bambino o con un dispositivo non rispondente alle specifiche
tecnico-costruttive e funzionali stabilite con decreto del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, faranno scattare
sanzioni da 81 a 325 euro. In entrambi i casi, i conducenti
avranno cinque punti decurtati dalla patente, che diventano
dieci per i neopatentati.
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