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Benzina: Codacons, esposto a Antitrust, boicottate i distributori più cari

Benzina: Codacons, esposto a Antitrust, boicottate i distributori più cari

Assoutenti, bene controlli Gdf e Governo ma non basta

ROMA, 08 gennaio 2023, 16:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sui prezzi dei carburanti parte una nuova offensiva del Codacons, che chiama in causa l'Antitrust chiedendo di aprire una istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anticoncorrenziale. "Abbiamo deciso inoltre di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, - spiegano dall'associazione - invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi". Di recente sempre il Codacons ha presentato un esposto alle Procure e alla Gdf per aggiotaggio.

Vogliamo capire - spiegano da Codacons - se all'interno della filiera dei carburanti ci siano cartelli, accordi o altre strategie vietate dalla legge tese a far salire immotivatamente i listini di benzina e gasolio alla pompa. Al netto dell'aumento delle accise deciso dal Governo che non ha prorogato lo sconto di 18,3 centesimi, l'incremento dei prezzi registrato negli ultimi giorni presso i distributori di tutta Italia sembra non rispondere all'andamento delle quotazioni petrolifere: prendendo in esame solo le ultime settimane, si scopre che il Brent in due mesi ha subito un deprezzamento del -25,5%, passando dai 99 dollari al barile del 7 novembre 2022 agli attuali 73,7 dollari. Situazione analoga per il Wti, che passa dai 92,5 dollari al barile di novembre ai 78,6 dollari di oggi (-15%). Anche rispetto al 30 dicembre 2022, ultimo giorno di rilevazioni per l'anno passato, quando il petrolio chiuse a 80,26 dollari al barile, le quotazioni sono in calo del -8,2%. A fronte di tale crollo delle quotazioni, e al netto del rialzo delle accise, i prezzi di benzina e gasolio stanno salendo ad una velocità eccessiva, al punto che in modalità servito il diesel arriva a sfiorare i 2,5 euro al litro in autostrada. Per tale motivo il Codacons, dopo la denuncia a Procure e Guardia di finanza, presenterà domani un formale esposto all'Antitrust, chiedendo di aprire una pratica per possibile cartello anticoncorrenza nel settore dei carburanti, e di acquisire presso tutti gli operatori della filiera la documentazione utile a capire se siano in atto manovre speculative per far salire in modo ingiustificato i listini alla pompa. "Chiediamo al Governo di estendere gli ambiti di applicazione della legge 231 del 2005 che vieta gli aumenti eccessivi dei prezzi al dettaglio nel settore agroalimentare, introducendo lo stesso principio anche al comparto dei carburanti e definendo in modo certo e preciso il "prezzo anomalo", ossia la percentuale massima di aumento dei listini oltre la quale scatta l'illecito sanzionabile in base alle leggi dello Stato" , dichiara il presidente Carlo Rienzi. "Abbiamo deciso inoltre di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi. Al tempo stesso chiediamo ai consumatori di inviarci le foto dei distributori che praticano per benzina o gasolio prezzi superiori ai 2 euro al litro, per le segnalazioni del caso alle autorità competenti" - aggiunge Rienzi. Tutti gli interessati possono inviare una mail all'indirizzo info@codacons.it, indicando l'ubicazione dei distributori e allegando una foto dei prezzi praticati.

Benzina: Assoutenti, bene controlli Gdf e Governo ma non basta

Assoutenti esprime soddisfazione per i controlli disposti dal Governo sui prezzi dei carburanti ma ritiene che la misura non sia sufficiente a scongiurare una nuova emergenza economica nel nostro paese. "Chiediamo alla Premier Giorgia Meloni di convocare subito un tavolo emergenziale sui carburanti convocando le associazioni dei consumatori, le società petrolifere, i gestori e tutte le parti coinvolte - afferma il presidente Furio Truzzi - Limitarsi a monitorare la situazione dei listini alla pompa non basta a contenere i rincari né ad evitare speculazioni sui prezzi alla pompa che danneggiano due volte i consumatori, aumentando i costi dei rifornimenti e portando a rincari a cascata in tutti i settori. E' necessario quindi adottare misure realmente efficaci introducendo meccanismi che vincolino l'andamento dei listini di benzina e gasolio alle quotazioni del petrolio, prevedano una riduzione automatica della tassazione al crescere dei prezzi industriali dei carburanti e sanzionino pesantemente qualsiasi rincaro ingiustificato o fenomeno speculativo", conclude Truzzi.

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