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A 110 km/h in autostrada si risparmia fino a 20% carburante

A 110 km/h in autostrada si risparmia fino a 20% carburante

Federmobilità, come tagliare i costi con comportamenti corretti

ROMA, 09 aprile 2022, 11:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ridurre la velocità in autostrada da 130 a 110 km/h porta ad un risparmio sul consumo di carburante che si aggira attorno al 15-20%. "Ecco un esempio di comportamento che in questo momento aiuterebbe il Paese, l'ambiente e anche le tasche degli utenti".
    Lo sottolinea federMobilità, l'associazione senza scopo di lucro che riunisce le amministrazioni responsabili del governo della mobilità a livello regionale, provinciale e comunale.
    L'associazione invita i cittadini ma anche le Istituzioni a riflettere e ad agire su come contribuire con opportune scelte di mobilità sostenibile anche adottando, in maniera volontaria e consapevole, stili di vita e comportamenti di guida utili ad attuare quei cambiamenti che, da tempo, l'ambiente nel quale viviamo richiede. Questo "nell'attesa di importanti transizioni e impegni veri come la sostanziale riduzione dell'uso dei combustibili fossili, una diffusa elettrificazione, una migliore efficienza energetica e l'uso di sistemi di alimentazione alternativi (come quelli basati sull'idrogeno), possiamo cambiare il nostro stile di vita e i nostri comportamenti, che, insieme alle giuste politiche operative e funzionanti infrastrutture nonché nuove tecnologie, potremmo ottenere in modo significativo una riduzione delle emissioni di gas serra".
    Inoltre - si sottolinea - la riduzione delle emissioni nel settore industriale comporterà un uso più efficiente dei materiali, il riutilizzo e il riciclo dei prodotti e la riduzione al minimo dei rifiuti. Per i materiali di base, tra cui l'acciaio, i materiali da costruzione e i prodotti chimici, i processi di produzione a basse o zero emissioni si trovano tra la fase pilota e la fase che precede la commercializzazione.
    Questo settore rappresenta circa un quarto delle emissioni globali. Raggiungere lo zero netto sarà impegnativo e richiederà nuovi processi di produzione, elettricità a basse e zero emissioni, idrogeno e, se necessario, la cattura e lo stoccaggio del carbonio. 

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