Il Museo Civico Archeologico di Bologna dedica una vetrina alle monete e alle medaglie raffiguranti gli episodi della Natività e i principali temi evangelici e liturgici collegati. L'esposizione 'Il Medagliere si rivela. Natale in nummis', a cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini, sarà l'occasione per poter ammirare dal 6 dicembre all'8 gennaio una ventina di esemplari che fanno parte della ricca raccolta numismatica dell'Archeologico.
La nuova esposizione fa seguito a quella dedicata a San Petronio, "rifondatore" di Bologna, che si conclude il 4 dicembre, ed è il secondo focus del ciclo Il Medagliere si rivela, un progetto dedicato a far conoscere al grande pubblico una delle collezioni numismatiche più importanti in Italia. Il Medagliere conserva infatti circa centomila beni numismatici dagli inizi della monetazione (verso la fine del VII secolo a.C.) all'euro, con importanti nuclei come quelli delle zecche italiane e delle medaglie papali. Gli esemplari esposti ricoprono un arco cronologico che va dal XIII al XIX secolo.
Le monete selezionate sono state emesse da diverse zecche italiane (Bologna, Napoli, Roma, Venezia), mentre tra gli incisori che hanno realizzato le medaglie si annoverano artisti locali come Giovanni Bernardi di Castelbolognese (1496-1553), il milanese Giovanni Antonio De Rossi (1513 - post 1575), il raffinato Nicola Cerbara (1796-1869) e i tedeschi Johann Buchheim (1624-1683) e Hans Reihart (1510-1581). Il riuso delle monete come oggetti devozionali è molto frequente ed è visibile anche sulle monete che raffigurano scene della Natività, che sono piuttosto rare. Altri episodi presenti sui beni numismatici sono stati scelti per ricordare l'infanzia di Gesù, come lo scudo romano di Clemente XI con la Presentazione al tempio di Gesù, che il calendario liturgico festeggia il 2 febbraio, giorno in cui nel 1703 un terremoto devastò le zone del Lazio risparmiando Roma. Oggetto encomiastico per eccellenza, la medaglia ha più volte raffigurato questo tipo di scene sacre a ricordo di eventi importanti, accaduti proprio negli anniversari delle festività liturgiche, o di vicende legate ai suoi committenti.
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