Assicurazioni Generali entra nella top 30 di Forbes delle migliori aziende per le donne: con 82 mila dipendenti, il gruppo triestino si e' piazzato 22esimo, staccando di parecchie lunghezze Enel, l'altra 'entry' italiana tra le prime 200 in lista, che il magazine americano mette al 114esimo posto. In testa alla classifica di 400 aziende creata in collaborazione con la societa' di ricerche di mercato Statista c'e' un'altra azienda di assicurazioni, la Maif francese. Al secondo posto, il gigante dei cosmetici Estee Lauder, primo del comparto beauty, mentre H&M, settima, guida il settore della moda.
Nella categoria Leadership, H&M si e' collocata nella top ten per il numero di donne nel consiglio esecutivo e nel consiglio di amministrazione. Con oltre 4.000-4.500 valutazioni, il colosso svedese dell'abbigliamento ha ottenuto inoltre un punteggio elevato anche nelle aree che fanno riferimento al datore di lavoro (in relazione a come le donne considerano il proprio datore di lavoro e altri datori di lavoro che conoscono) e dell'opinione pubblica (come l'azienda si comporta come marchio nel promuovere la parità di genere e le donne). Altre due italiane sono entrate nella top 400: Ferrero (275esima) e Eni (293).
Forbes, presentando la classifica, afferma che, a fronte di molti progressi fatti negli ultimi anni, la strada davanti per le donne e' ancora lunga: Secondo l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, solo il 47% sono occupate contro il 72% degli uomini, e in ogni caso le loro mansioni e la loro retribuzione sono inferiori a quelle dei colleghi maschi.
Per creare la lista, Forbes ha interpellato circa 70 mila donne alle dipendenze di multinazionali in 37 Paesi. Tra le domande poste nei questionari, se avrebbero raccomandato il loro capo ad amici o familiari e di dare un voto alla loro azienda in materia di pratiche sul luogo di lavoro e di parita' di genere tra gli occupati.
A fronte delle ombre, il rilevamento ha dato spazio a un 'prudente ottimismo", come ha detto Nicole Kyle, co-fondatrice del gruppo di ricerca Cmp e parte della non profit Equality Now: "Durante la pandemia, moltissime donne hanno lasciato la forza lavoro ma ora, almeno negli Stati Uniti, stanno rientrando nel mercato a tassi costanti e oltre i livelli del febbraio 2020, il che e' molto incoraggiante".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA