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Niente aerei, più treni. Cresce il movimento no-fly (e Greta lo aiuta)

Niente aerei, più treni. Cresce il movimento no-fly (e Greta lo aiuta)

Svedesi apripista, uno su 4 non vola più. Cosa è la Flygskam? 5 consigli per spostamenti green

13 agosto 2019, 23:25

di Alessandra Magliaro

ANSACheck

Climate Flying Less: l 'avvocatessa svedese Pia Bjorstrand con la famiglia viaggiano in treno, Sono parte del piccolo movimento europeo del no-fly, la rinuncia all 'aereo per evitare emissioni © ANSA/AP

Climate Flying Less: l 'avvocatessa svedese Pia Bjorstrand con la famiglia viaggiano in treno, Sono parte del piccolo movimento europeo del no-fly, la rinuncia all 'aereo per evitare emissioni © ANSA/AP
Climate Flying Less: l 'avvocatessa svedese Pia Bjorstrand con la famiglia viaggiano in treno, Sono parte del piccolo movimento europeo del no-fly, la rinuncia all 'aereo per evitare emissioni © ANSA/AP

Greta Thunberg, la giovanissima attivista climatica è certamente la testimonial più nota ma il movimento no-fly ossia tutte quelle persone che combattono il cambiamento climatico con i comportamenti individuali come la scelta consapevole di non usare un mezzo inquinante come l'aereo per i propri spostamenti se non quando strettamente necessario,  è in grande crescita nel mondo. Gli svedesi sono apripista di questa lotta, ancora certamente di nicchia, ma comunque in ascesa: stanno riducendo sensibilmente il numero degli aerei che prendono: uno svedese su 4 ha scelto di non volare l'anno scorso è emerso da un report realizzato dal WWF di Svezia.

 
 
 
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Test sailing off the English coast today!

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La comunità 'flygskam' (letteralmente vergognarsi di volare) comprende giovani ma anche business man e parlamentari europei che hanno switchato le loro abitudini preferendo gli spostamenti su treno anche se più slow. Viaggiare in aereo, ricorda la Thumberg, fa fondere i ghiacci dell’Artico al ritmo di 3 metri quadri per ogni tonnellata di CO2 emessa in atmosfera. Attualmente, anche se molte compagnie aeree sono impegnate nel ridurre l'inquinamento, volare ha un grande impatto per le emissioni di carbonio, si tratta di esserne consapevoli e cambiare le proprie abitudini piano piano. L'idea è stata originariamente sostenuta dall'atleta olimpica Bjorn Ferry e prima ancora di Greta, sua madre, la cantante lirica Malena Erman ha annunciato che avrebbe smesso di volare. Flygskam ha dato origine al #tagkryt: un hashtag con cui sui social si incoraggiano le persone ad usare in treno: ciascuno si fotografa viaggiando in treno e così diventa 'cool' farlo. Con 80 mila utenti attivi, la pagina facebook di Tagemester, creata dall'ambientalista Susanna Elfors, è in espansione: ci sono consigli su come ridurre viaggi in aereo a favore di quelli in treno. "Le cose stanno cambiando davvero - ha detto la Elfors in una dichiarazione ripresa dall'Independent inglese - i voli domestici sono in calo e c'è stato un picco di viaggi in treno negli ultimi due anni.

Extinction Rebellion, gli attivisti per il clima, hanno annunciato di ridurre i voli da e per Londra quest'estate. Anche negli ambienti accademici il viaggiare verde si sta diffondendo: le no-fly policy sono state adottate in diverse università, come quella di Montreal, invitando i docenti ad utilizzare treni e non aerei per i loro spostamenti. E anche se oggi tutto questo sembra solo una goccia nel mare sta ad indicare ancora una volta come al di là delle politiche governative sono le azioni di ciascuno a poter cambiare le cose, o perlomeno a farci sentire non spettatori. 

Anche senza prendere una decisione al momento così radicale, viaggiare in maniera più sostenibile è possibile? Sì, secondo Green Genius, azienda specializzata nelle energie rinnovabili che fa a capo al gruppo internazionale Modus Group, che ha provato a stilare un elenco di cinque consigli da seguire.

1. Calcola le emissioni di Co2 generate
Quando scegli la meta per il tuo viaggio, dai un occhio alle emissioni di Co2 che genererai per raggiungerla. Esistono infatti online diversi tool gratuiti che permettono di calcolarle, uno di questi è Ecopassenger, con il quale è possibile stimare, ad esempio, l’impatto di una delle rotte più popolari dell’estate, ovvero Nord Italia – Salento. Viaggiando da Milano a Lecce in aereo si generano poco meno di 150 kg di Co2 a passeggero, mentre su un treno mediamente affollato 47. Per fare meglio del trasporto su rotaia viaggiando in autonomia con la propria auto è necessario essere almeno in 4, emettendo così 45 kg di Co2 a testa, che raddoppiano se si viaggia in coppia… Insomma, se si sceglie in auto via libera al car sharing, anche attraverso piattaforme apposite, riducendo l’impatto ambientale e anche i costi.

2. L’aereo non è sempre l’opzione più comoda
Grazie ai voli low cost può rivelarsi più economico viaggiare in aereo anziché in treno, ma ovviamente non è la soluzione più ecologica, e spesso nemmeno più rapida. Per esempio, un volo da Napoli a Milano dura un’ora e 25 minuti, mentre l’alta velocità copre la distanza in 4 ore e 35 minuti: considerando però lo spostamento da/per gli aeroporti, localizzati fuori dalle città al contrario delle stazioni, i controlli, le attese per il check-in, il ritiro bagagli… viaggiare via terra tra la Madonnina e il Vesuvio si rivela più conveniente, soprattutto per i viaggiatori business, che possono continuare a lavorare tranquillamente al computer durante lo spostamento.

3. Occhio al fattore “green” del tuo volo
Ci sono esperienze indimenticabili, come ammirare il sole sorgere alle spalle del Taj Mahal, che non è possibile vivere rinunciando all’aereo… a meno di disporre del tempo necessario per raggiungere l’India via terra lungo il mitico “hippie trail”. Per chi non è così fortunato e si appresta ad affrontare un volo intercontinentale o comunque comprensivo di uno o più scali, ma vuole limitarne al minimo l’impatto ambientale, un valido aiuto arriva da alcuni motori di ricerca voli, che comparano le diverse opzioni suggerendo non solo le migliori per costo e durata, ma anche dal punto di vista “green”.

4. Rispetta l’ambiente (anche in vacanza)
Non è una regola per viaggiare sostenibile, ma per vivere civilmente, valida sia che ci si trovi in città, al mare o in montagna, in Italia o all’estero. Quando si è in vacanza è fondamentale limitare il più possibile l’utilizzo della plastica, raccogliere sempre i propri rifiuti e anche quelli lasciati dagli altri, non asportare sabbia, sassi, coralli o piante autoctone, non disturbare la fauna locale solo per un selfie, non prendere parte ad attività che prevedono lo sfruttamento di animali (che si tratti di muli per scalare le acropoli delle isole greche o elefanti nella giungla thailandese) …

5. Trova il modo per compensare 

Insomma, scoprire il mondo viaggiando è meraviglioso e aiuta ad aprire la mente, ma impatta negativamente sull’ambiente. Per “compensare” in parte le tue vacanze, il consiglio è di adottare uno stile di vita più sostenibile durante il resto dell’anno. Per esempio, passando all’energia verde per la propria casa: sfruttando l’energia del sole si fa un favore all’ambiente, oltre che al portafoglio. Oggi farlo è alla portata di tutti.

“Sono convinto che un approccio sostenibile debba guidare ogni singola azione della nostra vita e mi sto impegnando a dimostrare che ciò può essere possibile” ha commentato Giovanni Ludovico Montagnani, ambassador di Green Genius. “Per questo motivo, ho deciso di utilizzare l’energia fotovoltaica, di possedere solo la macchina elettrica e in tema di voli, ho preso l’ultimo aereo per andare in vacanza sei anni fa. Sono papà di una bimba di 7 mesi e quando sento parlare di come sarà il mondo tra 30-40 anni, penso inevitabilmente a lei.”

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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