Costrette in passato a un ruolo
subalterno nella società reale, le donne intese come personaggi
si sono spesso prese una bella rivincita sui palcoscenici
lirici. E' vero che molte di esse vittime di intrighi e di
inganni hanno trovato una sola via di uscita nella follia o
nella morte. E' anche vero però che in molti casi hanno
stravinto sugli uomini quanto a intelligenza, dignità, forza di
carattere. Chi scambierebbe Violetta con Alfredo o Cio-cio-san
con Pinkerton? Il Carlo Felice di Genova dedica un ciclo di
incontri alle 4 protagoniste della stagione operistica: il 18
aprile si parlerà della passione di Tosca, il 22 maggio la
gelosia di Santuzza (Cavalleria rusticana) e l'infedeltà di
Nedda (Pagliacci) mentre il 6 giugno l'angelica Cio-cio-san sarà
al centro del dibattito con la sua dolcezza e la sua
incrollabile fiducia in uno degli uomini più insulsi del teatro,
l'americano Pinkerton. Il progetto è realizzato con la
collaborazione di Gianna Schelotto, psicologa, giornalista e
scrittrice. "Queste leggendarie signore - ha dichiarato la
Schelotto - sono a prima vista diverse tra loro per sorte,
appartenenza, carattere: in Tosca commuove la passione, in
Santuzza l'implacabile gelosia, Nedda muore di infedeltà e
Cio-cio-san di attesa tradita. Ma pur nella diversità, tutte
hanno subito un tragico destino perché ciascuna di loro ha
vissuto un tipo di amore che amore non è.
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