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Intelligenza artificiale a scuola, in 5 applicazioni chiave come sta cambiando il settore

Intelligenza artificiale a scuola, in 5 applicazioni chiave come sta cambiando il settore

Dalla personalizzazione dell'insegnamento alle chatbots

19 ottobre 2018, 18:58

Redazione ANSA

ANSACheck

chatbot foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

chatbot foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA
chatbot foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Senza neanche renderci conto, giorno dopo giorno l’Intelligenza Artificiale (IA o AI in inglese), conosciuta come intelligenza potenziata dal lavoro delle macchine, è ormai una realtà, sempre più presente in alcuni settori e servizi, compreso quello dell’educazione in cui sta contribuendo a personalizzare e migliorare l’ esperienza d’insegnamento.

Ecco alcune delle applicazioni chiave per i professori 3.0 di oggi da ABA English, un’accademia d’inglese online pioniera nel settore.

1. Personalizzazione dell’insegnamento

’Intelligenza Artificiale è nata per consolidare e migliorare le relazioni tra il professore e l’alunno. Tra i tanti aspetti positivi, uno tra quelli che genera maggiori vantaggi per i professori 3.0 di oggi è la personalizzazione dell’insegnamento, considerando che l’IA può riconoscere il livello di miglioramento, identificare i punti di forza e quelli deboli, riconoscere in che punto lo studente ha bisogno di ripassare un argomento o quando è necessario uno sforzo maggiore, e così fornire l’aiuto necessario. Il tutto in una manciata di secondi. Quest’applicazione è particolarmente interessante nel sistema educativo italiano, dove sono presenti studenti con diversi livelli e diversi bisogni.

 2. Tutoraggio intelligente fuori dall’aula

 L’IA aiuta il docente anche quando la lezione è giunta al termine attraverso il cosiddetto “accompagnamento virtuale”, che fa sentire lo studente in un ambiente rilassato e lontano dal giudizio degli altri mentre svolge i compiti, e sottolinea gli errori che commette senza sentirsi frenato dal resto della classe.

 Questo tipo di sistema fornisce agli alunni l’opportunità di avere un feedback veloce sul loro progresso e di riconoscere possibili errori per poterli correggere con efficacia e prontezza. Per fare solo due esempi: sarebbe di grande utilità per lo svolgimento dei compiti e per le prove scritte.

 3. Automatizzazione delle attività di base come la valutazione

 Una volta che l’Intelligenza Artificiale sarà consolidata in Italia, una delle sue molteplici funzionalità sarà quella di aiutare gli insegnanti nel processo di valutazione dei suoi alunni. Ció permetterà ai docenti di ridurre in misura considerevole la mole di lavoro e poter dedicare più tempo a seguire meglio gli studenti che ne hanno necessità. È già possibile utilizzare dei software per correggere prove di selezione a risposta tipo test o a risposta chiusa, e non ci vorrà molto prima che riescano a decifrare la scrittura degli studenti e valutino le prove scritte.

 4. Interazione con l’informazione

 In questo campo ABA English è un referente, avendo lanciato sul mercato la skill di Amazon English Test, insieme all’Istituto di tecnologia del Massachusetts (MIT) che permette di valutare il livello d’inglese attraverso il riconoscimento vocale dell’ assistente virtuale Alexa. English Test si attiva per mezzo della voce e, trattandosi di un test che si adatta ad hoc, si adegua al livello riconosciuto, simulando una vera e propria conversazione con un professore. Per il momento questo tipo di strumenti non sono altro che un supporto per il docente ma poco a poco si perfezioneranno e potranno rappresentare un cambio nel concetto dell’insegnamento.

5. Uso delle Chatbots

 Il termine chatbot proviene dall’unione di due parole chat (conversare) e bot (un bot è un robot, un software, capace di rispondere a domande su diversi argomenti). Spesso questa tecnologia si utilizza con fini pratici anche se qualcuno utilizza già dei sistemi sofisticati per processare il linguaggio naturale, le cui risposte possono avvicinarsi a quelle di una persona reale. Senza dubbio la maggior parte di questi utilizza una base dati che funziona sulla presenza di parole chiave coincidenti. Se si affianca al chatbot un vero maestro in grado di retroalimentare lo studente e comunicare con lui, i risultati possono essere davvero promettenti.”.

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