/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Polanski prosciolto, non diffamò Charlotte Lewis

Polanski prosciolto, non diffamò Charlotte Lewis

L'attrice lo accusa di stupro, lui le ha dato della 'bugiarda'

PARIGI, 14 maggio 2024, 20:56

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

 Il regista franco-polacco Roman Polanski, accusato dall'attrice britannica Charlotte Lewis di diffamazione per averla definita "bugiarda" in un'intervista a Paris Match del 2019, è stato prosciolto. Lewis accusa Polanski, 90 anni, di stupro, ma i giudici non si sono pronunciati sulla sostanza dell'accusa, limitandosi a decidere sul uso corretto o meno della libertà d'espressione nel definirla una mentitrice.
    "La prima qualità di un bugiardo - aveva detto Polanski nell'intervista di 5 anni fa - è di avere eccellente memoria. Si cita sempre Charlotte Lewis nell'elenco delle mie accusatrici senza mai rilevare le sue contraddizioni". Aveva poi definito "odiosa menzogna" l'accusa dell'attrice, che in una conferenza stampa del 2010 al Festival di Cannes, aveva raccontato di essere stata violentata in occasione di un casting organizzato a casa di Polanski, a Parigi nel 1983, quando aveva 16 anni. Nel corso del processo, l'attrice, 56 anni, aveva denunciato "una campagna denigratoria" che ha "rischiato di distruggere la sua vita", tanto da aggiungere poi "avrei preferito non dire nulla".
    Per illustrare le "contraddizioni" della Lewis, gli avvocati del regista citarono un'intervista da lei concessa nel 1999, in cui parlava della sua ammirazione per Polanski, arrivando a dire "lui mi affascinava, e volevo essere la sua amante. Volevo esserlo probabilmente più di quanto lui mi desiderasse". Lewis ha poi contestato di aver detto queste parole al tabloid britannico "News of the world".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza