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Miti ed emergenti, tutte le star del festival di Cannes

Miti ed emergenti, tutte le star del festival di Cannes

Da Streep a Sydoux, poi Costner e Stone ma attenzione è al MeToo

CANNES, 13 maggio 2024, 20:25

dell'inviata Alessandra Magliaro

ANSACheck

© ANSA/EPA

Da Lea Seydoux, Vincent Cassel e Louis Garrel per l'apertura di domani sera con Le Deuxieme Act del genio folle Quentin Dupieux a Meryl Streep, Kevin Costner, George Lucas, dalla 'Furiosa' Anya Taylor-Joy a Emma Stone: il festival di Cannes, con madrina Camille Cottin, che la sera del 25 maggio assegnerà la Palma d'oro con una giuria presieduta dalla regista del fenomeno Barbie, Greta Gerwig, sarà il più grande spettacolo di cinema ad alto tasso di star. I grandi miti e i protagonisti della nuova generazione sono all'appuntamento sulla Croisette in cui oltre alla selezione, tra concorso e altre sezioni, c'è la portata del Marché e dell'indotto di feste, prima su tutte il galà dell'amfAR il 23 maggio presentato da Demi Moore con Cher e Nick Jonas ad esibirsi, vip and rich only, al Du Cap-Eden Roc.
    Tutti passano per Cannes, ogni anno, e questa 77/a edizione è nel segno dell'abbondanza, anche se l'attenzione sembra distolta da un super tema pronto ad esplodere, a prescindere dalla breaking news di cronaca che secondo i rumors metterà tutto in secondo piano. Il tema della questione femminile nel cinema, del gender pay gap (la diversità salariale tra i sessi), delle molestie sessuali e dell'inclusione diventa inevitabile nel momento in cui la giuria è presieduta da Greta Gerwig, la Palma d'oro onoraria è Meryl Streep, l'attrice e regista Judith Godrèche attivista in Francia e lei stessa abusata porta un cortometraggio intitolato Moi aussi ossia MeToo e il 17 maggio è atteso il nuovo studio sulla parità, dopo quello clamoroso di cinque anni fa, del Collectif 50/50, esempio di scuola in tutto il mondo.
    Nel capitolo divi della storia del cinema ci sono pure Faye Dunaway (il 15 maggio alla premiere in Cannes Classics del documentario Faye di Laurent Bouzereau) e Cate Blanchett che arriva il 18 maggio per il dramedy umoristico Fuori Concorso Rumours diretto da Guy Maddin, Evan Johnson e Galen Johnson (c'è anche Rolando Ravello nel cast) in cui interpreta "una specie di Ursula von der Leyen", secondo le parole del delegato generale del festival Thierry Fremaux.
    Il 16 maggio è il giorno di Megalopolis, il film del ritorno alla regia di Francis Ford Coppola in assoluto tra i più attesi: ad accompagnarlo nomi come Adam Driver, Dustin Hoffman, Laurence Fishburne, John Woight, Shia LaBeouf mentre non è confermata ad oggi l'attrice del momento Zendaya.
    Sarà fantastico rivedere insieme e in concorso Emma Stone e Willem Dafoe con Yorgos Lanthimos il 17 maggio per la favola in tre atti Kinds of Kindness dopo la vittoria di quattro premi Oscar per Povere Creature!. Un super cast che vedrà al festival anche Jesse Plemons (una carriera che va da Breaking Bad a Civil War) e Margaret Qualley, l'attrice e modella figlia d'arte (mamma Andie MacDowell e Paul J. Qualley). L'emergente Jacob Elordi e il grande saggio Richard Gere con Uma Thurman, anche loro il 17 maggio, presentano Oh, Canada di Paul Schrader.
    Nel weekend affollato di divi si fanno largo anche Selena Gomez con Zoe Saldana per Emilia Perez di Jacques Audiard e Noemie Merlant, attrice e regista per Les femmes au balcon, mentre Ben Wishaw sarà sul red carpet per Limonov di Kirill Serebrennikov. Lea Seydoux (indubbiamente il suo anno con tre film a Cannes) torna sulla Montee des Marches il 20 per The Shrouds di David Cronenberg con Guy Pearce, Viggo Mortensen, Diane Kruger, Vincent Cassel.
    Chiara Mastroianni e Catherine Deneauve per Marcello Mio il 21 che è anche il gran giorno di Parthenope di Paolo Sorrentino, unico film italiano in lizza per la Palma d'oro con un cast super da Luisa Ranieri a Gary Oldman con in cima la protagonista Celeste Dalla Porta. Ed anche di Matt Dillon e Anamaria Vartolomei per il biopic Maria di Jessica Palud su Scheneider e il trauma Ultimo tango. La stessa Vartolomei, con Pierre Niney e il giurato italiano del 77/o Cannes Pierfrancesco Favino il 23 presenta fuori concorso Le Comte de Monte-Cristo di Matthieu Delaporte e Alexandre De La Pantelliere (impossibile non evocare uno storico conte, Gerard Depardieu che ad ottobre andrà a processo per presunte violenze sessuali).
    Valeria Golino dà lezione di cinema il 22 maggio (con l'anteprima della serie L'arte della gioia con Tecla Insolia e Valeria Bruni Tedeschi), mentre Monica Bellucci potrebbe partecipare al festival per la promozione di Paradis Paris, il nuovo film della regista franco-iraniana Marjane Satrapi di cui è protagonista con André Dussollier.
    Ci saranno registi star come Oliver Stone (con il docu sul brasiliano Lula), il citato Coppola, George Miller (con il nuovo capitolo della saga di Mad Max, Furiosa con la regina degli scacchi Taylor-Joy), ma chi meriterebbe più luce di tutti è l'iraniano Mohammad Rasoulof, in concorso a fine festival con Il seme del fico sacro, appena condannato dal regime degli ayatollah a 6 anni di carcere e alla fustigazione.
   

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