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Al via processo Weinstein, modella italiana lo accusa

Al via processo Weinstein, modella italiana lo accusa

Procura LA sente Vicedomini; a rischio il futuro del #meToo

NEW YORK, 10 ottobre 2022, 20:00

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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 Un'attrice e modella italiana è tra le cinque 'Jane Doe' - un nome usato solitamente nel gergo giuridico statunitense per indicare una donna la cui reale identità è sconosciuta o va mantenuta tale - che accusano Harvey Weinstein a Los Angeles. Undici le imputazioni, tra molestie e stupri, nel processo penale che si è aperto il 10 ottobre nella città del cinema dove, fino a cinque anni fa, l'ex boss della Miramax aveva fatto il bello e il cattivo tempo. Weinstein, che ha 70 anni ed è in malferma salute, rischia fino a 140 anni di carcere oltre ai 23 per cui è stato condannato nel 2020 a New York: una condanna, di fatto, alla morte dietro le sbarre.
    Ma per l'ex produttore di film come "Shakespeare in Love" e "The Artist" c'è forse uno spiraglio in vista. I giudici di Los Angeles sono notoriamente benevoli verso i vip di Hollywood: se questa volta Weinstein dovesse farla franca, sarebbe la peggiore débacle per il movimento #meToo da quando, cinque anni fa, decine di donne - tra queste star come Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e Salma Hayek - si fecero avanti per accusarlo.
    Il processo al Clara Shortridge Criminal Justice Center dovrebbe durare un paio di mesi con due settimane riservate alla selezione della giuria, ma già la procura ha cominciato a sentire i primi testimoni: tra questi Pascal Vicedomini, fondatore e organizzatore del festival Los Angeles-Italia durante il quale, nel febbraio 2013, "Jane Doe 1", l'attrice e modella italiana, sarebbe stata aggredita da Weinstein in un hotel di Beverly Hills.
   

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