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Jimmy Page, noi Led Zeppelin come mai visti

Jimmy Page, noi Led Zeppelin come mai visti

Mitico chitarrista, io autodidatta, bisogna credere nei sogni

VENEZIA, 04 settembre 2021, 18:32

dell'inviata Alessandra Magliaro

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un signore gentile, con i capelli bianchi, in là con gli anni ma decisamente ben portati, la memoria di ferro e tanta voglia di raccontare. E' Jimmy Page, si proprio il chitarrista scatenato dei Led Zeppelin, tra i fondatori della super band del rock, quello con i capelli lunghi e i vestiti stravaganti. Accompagna Becoming Led Zeppelin, il film documentario fuori concorso a Venezia 78, il primo sui mitici in 50 anni di carriera. Il motivo lo spiega lui stesso: "in questi anni abbiamo rifiutato decine di proposte cinematografiche e approvato alla fine solo questa: l'unica con al centro la nostra musica, l'unica con la missione di approfondire, spiegare come siamo nati, che formazione abbiamo avuto, cosa ha significato essere insieme e suonare, non c'è altro ma per noi è tutto, l'amore per la musica è il motivo della nostra esistenza". Il film portato qui da Bernard MacMahon è una specie di baule dei tesori: il regista è andato a rintracciare ogni minimo dettaglio su Page, John Paul Jones, John Bonham e Robert Plant, prima di unirsi e dopo da rock band: biglietti delle loro prime esibizioni, ritagli, dischi, interviste anche improbabili a loro ragazzini magari ai primi concertini, archivi sparsi in tutto il mondo "un lavoro di ricerca che ci ha portati a scovare in tutto il mondo materiali moltissimi dei quali erano di fan dei Led Zeppelin che si sono offerti di aiutarci". Per un appassionato del gruppo inglese fondato nel 1968 il film è un bengodi: vedere i quattro ragazzini alle prime armi è una delizia in bianco e nero ad esempio. Dice Jimmy Page: "ci tenevo proprio a questo, quando il film ci racconta da adolescenti appassionati di musica regala agli spettatori un grande messaggio: guardate come eravamo fanatici di musica, suonate anche voi, non abbandonate i sogni, credeteci. Io sono un autodidatta, non ho mai studiato in accademie musicali, sono cresciuto ad ascoltare musica degli altri, a fare pellegrinaggio nei negozi di dischi per cercare tutti i lavori possibili da sentire. Ed è così che tutti abbiamo imparato, anche oggi che pure ci sono tante informazioni a disposizioni, dico ai giovani la stessa cosa: lavorate su qualcosa che amate, può essere un hobby anche se il mio, cominciato a 13 anni prendendo una chitarra in mano che poi mi ha accompagnato per tutta la vita, è diventato il mestiere di una vita. Becoming Led Zeppelin - prosegue Page - è un film sull'apprendistato, sulla perseveranza e su come i sogni si possano realizzare". A Jimmy Page, che ha voluto ricordare anche Charlie Watts degli Stones appena scomparso, il film piace anche perchè contiene una lunga intervista a John Bonham, il fantastico batterista co-fondatore scomparso nel 1980: "rivederla lo fa sentire vivo". Il chitarrista londinese, considerato tra le leggende del rock, che aveva cominciato con gli Yardbirds di Eric Clapton e Jeff Bleck ha raccontato ancora: "noi Led Zeppelin eravamo diversi da tutti gli altri gruppi: dal 1968 abbiamo improvvisato tutto, ci capivamo con lo sguardo e suonavamo liberamente. Immaginate quanti concerti, tutto era improvvisato. Per questo quando John Bonham è morto nel 1980 ci siamo sciolti, non potevamo essere gli stessi di prima". Infine un avvertimento al pubblico: "pensate di sapere tutto di noi? Vi sbagliate, dopo Becoming Led Zeppelin saprete davvero tutto, nel film c'è una risposta a tutta la nostra musica".

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