Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scarlett Johansson, polemiche per ruolo trans

Scarlett Johansson, polemiche per ruolo trans

Film su gangster Pittsburgh nato donna; lei: "altri prima di me"

NEW YORK, 05 luglio 2018, 20:23

di Alessandra Baldini

ANSACheck

Scarlett Johansson © ANSA/AP

Scarlett Johansson © ANSA/AP
Scarlett Johansson © ANSA/AP

 Bufera su Scarlett Johannson per il suo nuovo ruolo nel film Rub and Tug basato sulla vera storia di un gangster trans. Dante Tex Gill, donna alla nascita, era un boss del crimine degli anni Sessanta a Pittsburgh che ha vissuto l'ultima parte della sua vita come un uomo. Diretto da Rupert Sanders di Ghost in the Shell, il film ha suscitato polemiche nella comunità trans che si è chiesta come mai uno di loro non sia stato preso in considerazione per il ruolo.
    Alla richiesta di un commento, un portavoce della diva ha peggiorato le cose: "Ditegli che possono parlare con Jeffrey Tambor, Jared Leto e Felicity Huffman", e' stato il messaggio che elencava altre star di Hollywood "cisgender" (che si identificano nel genere in cui sono nate) a cui sono state affidate parti di trans. Nota per il suo lavoro nella serie "Transparent", Trace Lysett ha usato twitter per sfogare la sua rabbia: "Non sarei cosi' adirata se mi fossi mai trovata in competizione con Jennifer Lawrence o Scarlett Johansson per un ruolo 'cis'.
    Sappiamo che non e' successo. Voi potete continuare a interpretare noi ma noi non voi?". E sempre Trace ha accusato il sistema del cinema: "Non solo ci rubate la nostra storia, ma vi date pacche sulle spalle e vincete trofei scimmiottando quello che abbiamo vissuto".
    Anche Jamie Clayton di "Sense8" e "Neon Demon" ha protestato sulla stessa linea: "Gli attori trans non hanno provini se non per ruoli di personaggi trans". Non ha aiutato l'iniziale descrizione del personaggio interpretato dalla Johannsen come una "donna che voleva essere conosciuta come uomo". Mr. Gill, che gestiva una rete di locali per massaggi collegati alla prostituzione, "aveva avviato il processo per il cambio di sesso", si legge nel necrologio pubblicato alla morte del gangster nel 2003. Non e' la prima volta che la Johansson viene criticata per una parte che avrebbe potuto esser affidata a un membro di una minoranza. "Fa il trans perche' il suo ultimo obiettivo di carriera e' interpretare la parte di ciascun gruppo marginalizzato dalla societa", ha polemizzato un utente di Twitter ricordando quando l'attrice si fece gli occhi a mandorla per il ruolo dell'iconica eroina giapponese Motoko Kusanagi in "Ghost in the Shell".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza