Da La regina della moda del 1925 a La contessa di Parma del 1937; da Le ragazze di Piazza di Spagna del 1952" a Pret-à-porter, del 1994, fino a Il Diavolo veste Prada (2006), a Marie Antoinette (2006), senza dimenticare Sex and the city (2008), e il recente La signora Harris va a Parigi (2022). È Ciak si sfila. I défilé di moda in trenta film, un volume che fa un'attenta analisi di trenta pellicole iconiche della cinematografia mondiale, che partono dagli anni Venti del secolo scorso e arrivano ai giorni nostri, in cui sono inserite le passerelle. Autrici del libro, la giornalista e docente universitaria Grazia d'Annunzio e Sara Martin, docente associata di Storia del Cinema e Teorie e Tecniche della Televisione dell'Università di Parma. Il volume analizza un sottogenere cinematografico, la sfilata di moda inserita in un plot, che inizia a farsi strada in America negli anni Venti, per poi essere esportato con successo anche in Italia durante gli anni della dittatura fascista.
Originariamente il défilè serve sia come momento di evasione, sia come strumento per veicolare le novità della stagione. A partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, ai costumisti di Hollywood che guardavano ai trend della moda francese e li riproponevano sul grande schermo (Adrian è un caso lampante) e a quelli europei che attraverso gli abiti esprimevano una visione del mondo condivisa con i registi (Piero Gherardi e Danilo Donati con Fellini), si affiancano i veri couturier (le sorelle Fontana ne Le amiche, Hubert de Givenchy in Cenerentola a Parigi), e in seguito la sfilata di moda viene anche vista e proposta in chiave ironico-dissacrante (Chi sei, Polly Maggoo?).
Il sottogenere continua a fare capolino anche nei film di questo millennio, in un pastiche di rimandi e appropriazioni (comico surreale in Zoolander, reale in Sex and The City: The Movie, pseudo storico in Marie Antoinette, liberamente ispirato a un couturier ne Il filo nascosto, filologicamente vintage in La signora Harris va a Parigi). Il libro è diviso in due parti: nella prima si analizzano la nascita e l'evoluzione di questo sottogenere, il ruolo e l'estetica dei costumisti e degli art director più importanti; nella seconda si descrivono trenta film (americani, italiani e qualche europeo) in cui il defilé è un momento essenziale del racconto. I trenta film per trenta sfilate sono, in ordine cronologico: La regina della moda (1925); Le disgrazie di Adamo (1926); Ragazze che sognano (1930); Le armi di Eva (1934); Roberta (1935); La contessa di Parma (1937); Donne (1939); Ti amavo senza saperlo (1948); Cronaca di un amore (1950); Cantando sotto la pioggia (1952); Le ragazze di Piazza di Spagna (1952); Modelle di lusso (1952); Le amiche (1955); Cenerentola a Parigi (1957); La Bella di Mosca (1957); Otto e ½ (1963); Chi sei, Polly Maggoo? (1966); Roma (1972); Mahogany (1975); Prêt-à-porter (1994); Zoolander I & II (2001, 2016); Il diavolo veste Prada (2006); Marie Antoinette (2006); Sex and the City: The Movie (2008); Brüno (2009); Yves Saint Laurent (2014); Il filo nascosto (2017); Crudelia (2021); La signora Harris va a Parigi (2022); Triangle of Sadness (2022).
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