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Moda Pride per un outfit arcobaleno

Moda Pride per un outfit arcobaleno

Il rischio più grande per i brand rimane quello di cadere nel rainbow washing

24 giugno 2023, 19:24

Redazione ANSA

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Hard Rock x Halsey Signature Series Pride Edition, una collezione dedicata - RIPRODUZIONE RISERVATA

Hard Rock x Halsey Signature Series Pride Edition, una collezione dedicata - RIPRODUZIONE RISERVATA
Hard Rock x Halsey Signature Series Pride Edition, una collezione dedicata - RIPRODUZIONE RISERVATA

La domanda c'è e la risposta arriva: l'arcobaleno, simbolo dell'orgoglio LGBTQIA+, diventa anche un riconoscibile logo di streetstyle, specie a giugno, il mese del Pride. Molte marche propongono ormai collezioni dedicate, piccoli oggetti, dettagli.
Sarà anche business ma meglio averlo.
Ecco alcuni esempi Flying Tiger è stata una tra le primissime catene di negozi a includere item a sostegno della comunità LGBTQIA+ nella propria offerta e a considerare questi prodotti come articoli ordinari, per tutti e veri e propri simboli di inclusività. Nel corso degli anni, la collezione è cresciuta considerevolmente e molti degli articoli “arcobaleno” firmati Flying Tiger sono diventati sempre più frequenti in strada, durante le parate del mese di giugno e non solo. Ma qual è l’item rainbow più apprezzato dagli amanti del love brand danese? La tote bag arcobaleno è un grande classico (prezzo a partire da 4€)! Questa speciale borsa, infatti, viene indossata non solo in concomitanza della stagione del Pride ma anche e soprattutto nella quotidianità, proprio perché è diventata un'icona e una dichiarazione di solidarietà verso le comunità LGBTQIA+ da parte di chiunque la utilizzi.
QVC, all’interno della sua campagna “Dire.Fare.Baciare” dedicata al Mese del Pride (1-30 giugno), ha realizzato una t-shirt dedicata, disponibile in 4 varianti colore e taglie diverse, acquistabile sul sito www.qvc.it al costo di 19,90 euro con spedizione gratuita. L’intero ricavato andrà all’Associazione Quore che si impegna ogni giorno per rispondere ai bisogni del territorio e migliorare la condizione di vita delle persone LGBTQ+. In particolare, verrà sostenuto il progetto di accoglienza e accompagnamento per nuove vulnerabilità To Housing. Un progetto di co-housing sociale a Torino per accogliere persone LGBTQ+ in difficoltà e in condizioni di estrema fragilità.
Halsey, che è lei stessa un'artista queer, ha disegnato due magliette in co-branding, da cui è nata la collaborazione Hard Rock x Halsey Signature Series Pride Edition, che farà parte della Pride Retail Collection 2023 dei cafe. Infatti, oltre all'esclusivo merchandising Halsey, negli Hard Rock Cafe di Firenze, Roma e Venezia è disponibile la collezione appositamente progettata in onore del mese del Pride. Il merchandise dal desin edizione limitata, include t-shirt colorate Hard Rock, bandane, calze, tazze, portachiavi e spille disponibili fino nei rock shop dei tre cafe e online su Rock Shops.
Per celebrare il Pride Month, i designer stanno rilasciando prodotti in edizione limitata per celebrare la comunità LGTBQIA+. Jean Paul Gaultier ha lanciato Le Male Pride, una fragranza agrumata che incontra floreale la cui bottiglia è disponibile in una varietà di forme del corpo con le parole Get Used To It. "abituati" per celebrare l'amore libero e la tolleranza. Coach ha lanciato una collezione Pride composta da borse arcobaleno, accessori e abbigliamento per celebrare un decennio di partnership con i gruppi LGBTQIA+. Allo stesso modo, il CFDA ha collaborato con vari designer come Krewe e Christian Roth per rilasciare occhiali,, donando i proventi alla TransLatin Coalition.
Da quella notte di scontri fra il 27 e il 28 Giugno 1969 a Stonewall, la storia del Pride Month, l’evento di maggior rilevanza sociale per la comunità LGBTQIA+, si è arricchita di molti capitoli. Nonostante questa simboleggi il momento di nascita del movimento per i diritti delle persone queer, ci sono numerose pietre miliari che segnano l’evoluzione della coscienza e della sensibilità verso questi temi e molto passa anche dalla comunicazione e da come i brand si sono esposti negli anni. Da Armani a Versace nei primi anni ‘90, che diffondevano una nuova visione dell’uomo, a Ikea con il suo adv Dining room table che mostrava una coppia gay nella sua quotidianità, sono molti i brand che hanno preso una posizione al riguardo. Vanno ricordati sicuramente gli interventi di Absolut, sempre presente con la sua comunicazione pride, fino ai più recenti: Netflix che colora la fermata della metropolitana di Porta Venezia, Lego con il suo set Ognuno è Meraviglioso ed H&M Beyond the Rainbow. Apple ha appena presentato il nuovo cinturino Sport Pride Edition, con un quadrante e uno sfondo iOS abbinati, per sostenere e dare visibilità alle associazioni che promuovono i diritti della comunità LGBTQ+.  
Nonostante sia una ricorrenza appetibile per i brand, il rischio più grande rimane quello di cadere nel rainbow washing, ossia di sfruttare in maniera impropria il mese del pride month per un’attività di comunicazione che non porti alcun valore aggiunto alla comunità LGBTQIA+. Il pride, infatti, porta con sé un intrinseco messaggio politico, di cui i brand devono essere a conoscenza prima di sposarne pubblicamente la causa. Per la comunicazione è una sfida ancora aperta e molto delicata e Pulse Advertising ha stilato consigli per affrontarla nel migliore dei modi:
1 – PRIDE con tutt*! Usare l'italiano non è più così semplice, ma non si tratta solo di aggiungere un asterisco o di adottare la schwa. Il tema del maschile sovraesposto è la punta di un iceberg sociologico: dalla decolonizzazione del linguaggio all'inclusività, dall'abilismo all'eteronormatività, è importante studiare bene gli argomenti di cui si parla e cosa sta accadendo alla nostra società . Di norma, che si scelga di usare la schwa, l’asterisco o delle circonlocuzioni, sarebbe sempre bene iniziare le conversazioni in modo inclusivo, facendo sentire tutt* parte della conversazione. Non dev’essere un assoluto, con il rischio di cadere nell’immobilismo per paura, ma piuttosto una dimostrazione d’impegno all’apertura, perché in fin dei conti un “tutti” ed un “ognuna” possono scappare a chiunque ma è la volontà quello che conta.
2 – PRIDE di tutt*! La comunità LGBTQIA+ è ampia e mutevole, le sue molte voci emergono dal basso e si confrontano orizzontalmente, è un tessuto sociale vivo e in continuo cambiamento.  “Questo tema ci appassiona molto – afferma Paola Nannelli, Executive Director di Pulse Advertising Italia – La comunità LGBTQIA+ ha lottato e lotta tutt'oggi per questo spazio e, se si vuole inserire la propria voce in questo flusso, bisogna farlo con la consapevolezza di star prendendo una posizione. Facendolo le priorità devono essere ben chiare: l’obiettivo primario è muoversi in primo luogo a sostegno di chi il Pride Month lo vive tutto l’anno”.
Nel mese del Pride, il brand Garnier lancia la campagna “Remove your makeup not your pride” e lo fa con un’edizione limitata della Acqua Micellare Tutto in 1, per anni un prodotto del cuore per la comunità LGBTQIA+. Il brand ha deciso di sostenere Heritage of Pride con una donazione a livello globale, e il 25 giugno parteciperà come platinum sponsor alla Marcia Pride di New York. Sul carro, in prima linea, i rappresentanti ed ambassador del brand provenienti da diversi Paesi tra cui l’Italia, che avrà tre ospiti d’eccezione: M¥SS KETA, Stephanie Glitter e Jenny De Nucci.

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