/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Asta record per André Leon Talley, icona della moda

Asta record per André Leon Talley, icona della moda

Moltiplicate le stime per i cimeli del gigante nero ex Vogue

NEW YORK, 16 febbraio 2023, 16:34

di Alessandra Baldini

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

 Cimeli e capi unici appartenuti a André Leon Talley hanno raddoppiato le stime di partenza da Christie's a New York. In chiusura della Fashion Week, il totale raccolto per 64 lotti è stato di 1,4 milioni di dollari, ben oltre le valutazioni iniziali: il tutto a beneficio di due chiese nere care al gigante della moda americana.
    Ex collaboratore di Andy Warhol, Diana Vreeland, Karl Lagerfeld e Anna Wintour, Talley, morto nel gennaio 2022 a 73 anni per complicazioni da Covid, è stato il primo direttore creativo nero di Vogue. André era un gigante in tutti in sensi, anche fisico. Noto per il suo spirito impeccabile, i sontuosi caffettani e l'arte di saper sempre dire dire la sua, lo aveva dimostrato in 'Trincee di Chiffon', il memoir in cui nel 2020 aveva messo in piazza la clamorosa rottura con la Wintour.
    L'asta è l'ultimo esempio in cui oggetti appartenuti a celebrità superano di gran lunga le previsioni: da quella del 1996, quando Caroline Kennedy mise all'incanto i cimeli della madre Jackie fino al 2017 con Audrey Hepburn e l'anno dopo con Zsa Zsa Gabor, è stato un susseguirsi di stime al rialzo.
    Qualche mese fa un paio di occhiali da sole appartenuti a Joan Didion e valutati poche centinaia di dollari sono stati acquistati per 27 mila dollari.
    Stavolta sono volate le quotazioni di tre valigie Louis Vuitton personalizzate col monogramma e battute per 94.500 dollari, mentre altre due valigie coi graffiti di Stephen Sprouse da 4-5 mila dollari sono salite a 69.300. Oltre 25 mila dollari (da 500-800 iniziali) sono stati pagati per l'enorme piumino rosso di Norma Kamali che avrebbe ispirato quello di Alaia indossato da Rihanna al Superbowl. Un caffettano di broccato d'oro dello stilista di Harlem Dapper da mille dollari è salito a più di 16 mila: il corpulento André paragonava i suoi look teatrali a una "armatura cerimoniale del '600 italiano", una corazza contro gli epiteti razzisti come quello di "Queen Kong" di cui spesso era stato vittima.
    La vendita ha incluso include oggetti a cui Talley era particolarmente attaccato, come uno schizzo del 1995 di Karl Lagerfeld che lo raffigura a fianco dello stilista a cui lo legò per anni un rapporto di amore-odio. Oltre 94 mila dollari, il triplo della stima di partenza, sono stati pagati dal Mint Museum della North Carolina per un dipinto di Warhol che raffigura la Vreeland in sella a un cavallo come il Napoleone che attraversa le Alpi di Jean Louis David. Ricordi di una vita e di una carriera cominciata nel Sud segregato: dopo la laurea a Brown in letteratura francese, il Met e 'Interview', Talley fu capo dell'ufficio di Parigi di 'Women's Wear Daily' e lì la cerchia era quella delle maison aristocratiche e di Yves Saint Laurent. La trentennale carriera a 'Vogue', cominciata negli anni '80, lo portò ai vertici della rivista, ma la storia finì male per dissapori con la Wintour che lo emarginò dal tappeto rosso del Met per far posto a più giovani influencer. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza