Si potrebbe riassumere alla vecchia maniera, ovvero ‘Volere e potere’ il nuovo fenomeno del ‘manifesting’ o delle lucky girl? Le differenze sono molteplici: la pubblicazione originale, di grande successo - datata 1869, autore Michele Lessona, basato sul lavoro di ‘self-help’ già descritto dallo scrittore britannico Samuel Smiles – dimostrava che i volenterosi fossero in grado di sollevarsi dall'oscurità e dalla miseria per raggiungere la ricchezza. Da lì un elenco di italiani di umili origini che si erano fatti valere.
Il fenomeno ‘manifesting’ invece è dei giorni nostri e si consuma su TikTok con oltre 3 miliardi di hashtag sull’argomento, al momento. Condiviso soprattutto dalle teenagers e dalle giovani donne di molte parti del mondo è il processo con cui, in modo puramente ‘fai da te’, otteniamo ciò che vogliamo attraverso il potere dei nostri pensieri al motto ‘se puoi sognarlo puoi farlo’. Rassicurante, in parte veritiero ma anche pericoloso , secondo diversi esperti che postano commenti a gogò (escludendo elementi oggettivi e indipendenti dalla nostra volontà porterebbe al fallimento e all'aumento del senso di frustrazione) e chissà perché rivolto soprattutto alle donne (forse hanno bisogno di maggiori motivazioni per essere ottimiste?), il trend ‘manifesting’ si evolve velocemente sui social assumendo continuamente forme nuove, nuove tecniche o inglobandone altre. Si può definire una forma di meditazione che aiuta a far sì che accadano e si concretizzino i propri desideri.
Si sa, su TikTok il chiacchiericcio diventa trend e, come il vecchio telefono senza fili, il messaggio si trasforma. Siamo infatti passati al recente fenomeno dei ‘glimmers’ (imparare a riconoscere ciò che innesca il nostro benessere, i cui principi si ispirano a tecniche di recupero post traumatico) alla sindrome della ‘lucky girl’ tormentone del momento su TikTok dove ragazze e ragazzine da tutto il mondo (con molte testimonianze italiane) ripetono il mantra ‘le cose vanno sempre a mio favore, sono così fortunata’. Il senso di tutto ciò starebbe, ancora una volta, nella forza di volontà con delle iniezioni di ottimismo di default con cui iniziare bene la giornata e realizzare i propri sogni.
Sotto lo stesso cappello del manifesting, riferisce questo anno anche il magazine newyorkese The Cut, ci sono il pensiero new age, la meditazione, il ‘journaling’ (tenere un diario per dare libero sfogo ai propri pensieri), la tecnica meditativa tibetana ‘tulpamancy’, la strategia ‘delusional era’ (il cui punto di partenza consiste nell’eliminare tutti i pensieri negativi e limitanti su se stessi smettendo di essere un ‘overthinker’, come raccomanda anche l’italiana ‘Ilaria Be that girl’, con 18.6 K followers). Inoltre il trend ‘reality shifting’ con cui estraniarsi dalla realtà e rifugiarsi in un mondo immaginario e così via. Sistemi online nati nell’anno della pandemia ma esplosi in quelli a seguire. Tutti i trend, partiti dopo la pandemia ma rinforzati ed esplosi negli anni successivi, hanno un aspetto comune: il pensiero positivo come desiderio di fuga dalla realtà, cercata nel mondo irreale dei social, inoltre promessa di liberazione facile da tutti i mali. Tutto ciò, sostengono gli psicologi interpellati regolarmente dai media internazionali, ci segnala un disagio crescente da parte della popolazione nel vivere in questo momento. C’è fame di ‘estraniamento’ dalla realtà in maniera ‘fai da te’ e internet è il principale mezzo dove cercare rifugio.
La fame di meditazione alternativa e bisogno di ritrovare la felicità, infine, non esclude i genitori ed i nonni delle tiktoker. Millennials e Boomer però meditano ancora soprattutto dal vivo, come dimostra l'evento sold out di spiritualità collettiva svolto ad ottobre al vecchio Palalido di Milano, circa 5mila persone presenti. Si è esibito Sadhguru, il guru indiano induista principe della meditazione e dello yoga i cui account sono seguiti da milioni di persone e con alle spalle diversi best sellers.
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