Il ruolo chiave della valutazione
della ricerca scientifica quale strumento di policy e di
management di Enti di ricerca e Università, di riconoscimento e
premiazione del merito, e di trasparenza nei confronti del
contribuente. Questo il tema al centro del convegno
internazionale "Research Evaluation: State of the Art and Future
Scenarios", ospitato oggi dall'Universitas Mercatorum -
l'Università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo
Multiversity, presso la Coffee House di Palazzo Colonna.
L'istituzione in Italia dell'Agenzia Nazionale di Valutazione
del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) e di sistemi
di valutazione associati a schemi incentivanti, quali la
Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) e l'Abilitazione
Scientifica Nazionale (ASN), ha avuto un impatto decisamente
positivo nel migliorare la produttività scientifica delle
istituzioni di riferimento nel ridurre le disparità tra le
università del Nord e del Sud Italia.
Al dibattito, rivolto in particolare a ricercatori, manager,
decisori politici ed esperti del settore a livello globale,
hanno partecipato: Giovanni Cannata, magnifico rettore
dell'Universitas Mercatorum, Antonio Uricchio, Professore
dell'Università di Bari e Presidente ANVUR, Giovanni Abramo,
Professore Universitas Mercatorum e Presidente International
Society for Scientometrics and Informetrics (ISSI), Emanuela
Reale, Co-Editor-in-Chief della rivista "Research Evaluation",
Ludo Waltman, Professore di Studi Quantitativi della Scienza e
Direttore Scientifico del Centro di Studi sulla Scienza e la
Tecnologia (CWTS) dell'Università di Leiden (Olanda), Dag
Aksnes, Professore del Nordic Institute for Studies in
Innovation, Research and Education (NIFU), Norvegia, Alesia
Zuccalà, Professoressa del Dipartimento di Comunicazione
dell'Università di Copenhagen, Danimarca, Antonio Zinilli,
ricercatore CNR all'Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica
Sostenibile (IRCrES), Ciriaco Andrea D'Angelo, Professore
dell'Università di Roma Tor Vergata e co-fondatore del
Laboratorio di Studi sulla Valutazione della Ricerca, Cinzia
Daraio, Professoressa dell'Università di Roma La Sapienza,
Menico Rizzi, Professore dell'Università del Piemonte Orientale
e membro del Comitato Direttivo della Coalition for Advancing
Research Assessment (CoARA), già dell'ANVUR, Nicoletta Amodio,
Executive Adviser, Ricerca e Innovazione, Politiche per il
Digitale e Filiere, Scienza della Vita e Ricerca di
Confindustria; Raffaello Bronzini, Responsabile del Nucleo di
Coordinamento delle Attività di Analisi, Studio e Ricerca del
MUR; Fabrizio Illuminati, Coordinatore della Commissione Ricerca
del CUN; Stefano Laporta, Presidente ISPRA; Francesco Paolone,
Delegato alla Ricerca dell'Universitas Mercatorum; e Mario
Pezzotti, Professore dell'Università di Verona, già Prorettore
per la ricerca, Direttore del Centro Ricerca e Innovazione (CRI)
della Fondazione Edmund Mach, e Commissario Straordinario CREA.
"Oggi, i sistemi di ricerca rivestono un ruolo fondamentale nel
sostenere la competitività dei Paesi e lo sviluppo
socio-economico. Il miglioramento continuo di tali strumenti
avviene non solo attraverso un crescente impiego di risorse, ma
anche grazie all'incremento della produttività nel settore", ha
esordito il Rettore Cannata, aprendo i lavori. "Lo sviluppo e la
crescente applicazione di nuove tecnologie quali il machine
learning e l'intelligenza artificiale, insieme ad alcuni
importanti fenomeni in atto, quali la forte spinta verso la
scienza aperta e la parità di genere nella ricerca nonché il mai
risolto dibattito sulle metodologie più appropriate di
valutazione, peer review o bibliometria, rinvigorito dalla
recente istituzione della Coalition for Advancing Research
Assessment (CoARA), aprono scenari futuri per questa attività, e
la sua valutazione, tutti da esplorare".
"In questi anni, l'Anvur ha contribuito a definire e migliorare,
con i vari esercizi VQR, una cultura della qualità e della
valutazione che ha portato alla crescita complessiva della
produzione scientifica delle ricercatrici e dei ricercatori", ha
commentato il Prof. Antonio Uricchio, Presidente dell'Anvur."La
Valutazione della Qualità della Ricerca rappresenta per le
Università e gli Enti di Ricerca una straordinaria opportunità
per promuovere policy interne che favoriscono l'apprezzamento
della produzione scientifica e dell'impatto che essa può
produrre sulla società".
"Un sottotitolo appropriato del convegno sarebbe potuto essere
'la scienza della valutazione incontra gli utilizzatori', ha
dichiarato il curatore scientifico dell'evento, Giovanni Abramo,
Professore ordinario di Management dell'Innovazione e
Entrepreneurship all'Universitas Mercatorum e Presidente
dell'International Society for Scientometrics and Informetrics
(ISSI). "Abbiamo suddiviso il convegno in due sessioni, una di
carattere scientifico e l'altra di confronto tra i diversi
stakeholder e chiesto ai relatori, tra le massime autorità
mondiali nel campo della valutazione della ricerca, di
utilizzare un linguaggio comprensibile per un pubblico non
specializzato".
Il Convegno ha confermato l'importanza della valutazione della
ricerca come elemento chiave per sostenere l'innovazione e il
progresso scientifico, fornendo allo stesso tempo preziosi
spunti per la formulazione di politiche più efficaci e
inclusive.
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