"Bisogna vedere le motivazioni con
cui la Corte di Cassazione ha fatto questo, dove sta il
meccanismo che ha fatto chiedere che venda ridefinito il
processo. Attendiamo tutto questo. Una cosa è certa: che il
problema di una presenza mafiosa si respira nell'aria.
Attendiamo le motivazioni". Così all'ANSA don Luigi Ciotti
sull'annullamento con rinvio da parte della Cassazione della
sentenza di condanna della Corte d'appello di Torino relativa al
processo Geenna, con rito ordinario, sulla 'ndrangheta in Valle
d'Aosta.
"Questo non toglie - ha aggiunto il fondatore di Libera - le
nostre responsabilità, di dover essere sempre più attenti, più
vigili. Abbiamo bisogno di cittadini, non a intermittenza,
secondo i momenti e le emozioni, ma cittadini più responsabili
che prendono coscienza che il problema mafioso e la mafiosità
sono un problema reale. Che alberga anche un po' nei nostri
contesti, nei nostri territori. Non c'è regione d'Italia che può
considerarsi esente".
Don Ciotti è arrivato ad Aosta, su invito della presidente di
Libera Vda, Donatella Corti, per incontrare alcune classi che
non hanno potuto partecipare per motivi organizzativi alla
Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime
innocenti delle mafie, il 21 marzo scorso a Milano
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