Una lettera inviata da una preside
di una scuola elementare di Bolzano, nella quale precisa che i
colloqui durante l'udienza generale si terranno solo in tedesco,
riaccende il dibattito sul tema in Alto Adige che già la scorsa
settimana aveva tenuto banco con il caso di un ragazzo al quale
era stato negato l'accesso alle scuole medie in lingua tedesca.
Come scrive il portale news Salto.bz, nella circolare viene
precisato che se il genitore non parla tedesco, "può portare una
persona di supporto, altrimenti può chiedere un mediatore
linguistico in segreteria".
Interpellato sulla questione dall'ANSA, l'assessore
provinciale Philipp Achammer precisa che "la lingua di
comunicazione in una scuola di lingua tedesca è il tedesco.
Ovviamente ove fosse necessario si può usufruire di un mediatore
linguistico". Achammer ricorda un caso del passato, quando fu
rigettata la richiesta di un genitore di avere le comunicazioni
anche in italiano. "I genitori che iscrivono il loro figlio in
una scuola di lingua tedesca devono poterlo sostenere durante
l'iter scolastico, altrimenti tutto viene scaricato sulla
scuola. 'Mio figlio impari il tedesco, io invece no', non è un
approccio valido", conclude Achammer.
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