Musica, raccoglimento, commozione e
un'enorme bandiera ucraina retta da decine di persone. A terra
un disegno della cartina del Paese aggredito, i ceri accesi e le
immagini della devastazione. La comunità ucraina, a un anno
dall'inizio dell'invasione russa, si è riunita nel centro di
Bari per una manifestazione organizzata dall'associazione Uniti
per l'Ucraina in collaborazione con altre associazioni fra le
quali Terra di confine e Oltre i limiti. Nel tardo pomeriggio la
chiesa di San Ferdinando, nel centro della città, è stata
illuminata di giallo e blu, i colori dell'Ucraina, alla presenza
del sindaco di Bari Antonio Decaro. "Oggi ricordiamo un anno di
morte, di speranza, di dolore che non passa mai - dice la
presidente di Uniti per l'Ucraina, Oksana Rohova -. Sono morti
tantissimi bambini e anziani. Siamo qui per ricordarli. Sono
morti per il diritto di vivere liberi e in pace". "Ogni mattina
- ha proseguito - ci alziamo con la speranza che la guerra
finisca. Adesso in Ucraina servono generatori e medicinali.
Stiamo raccogliendo soldi per mandare un'ambulanza". Secondo i
dati ufficiali sono fra 700 e 800 le donne e i bambini ucraini
scappati dalla guerra presenti fra Bari e Provincia, in tutta la
Puglia sono 4.200. "Cerchiamo di mandare un messaggio di pace e
di speranza da qui - ha detto Decaro - dalla città di San Nicola
che da stamattina risuona delle preghiere delle sorelle e dei
fratelli ucraini nella cripta della Basilica". Il prossimo 26
febbraio è prevista un'altra manifestazione per ringraziare la
comunità italiana e per offrire vicinanza a quella turca e
siriana dopo il terribile terremoto.
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