La seconda prova scritta per gli
studenti torinesi impegnati nella maturità porta un misto di
ansia per gli orali alle porte e progetti di futuro. Dopo il
tema di italiano uguale per tutti, stavolta l'argomento è stato
specifico a seconda degli indirizzi di studi. Al liceo
classico-linguistico Gioberti oltre la versione di latino, la
prova riguardava la comprensione e la produzione di testi
scritti in lingue straniere. Per Cecilia, 18 anni, la scelta è
caduta su uno spunto tratto da 1984 di George Orwell.
"Immaginavo tracce più semplici, ma penso sia andata bene"
racconta sorridendo. "Soprattutto la parte di produzione,
all'inizio ho letto la consegna e non capivo cosa mi stesse
chiedendo". Anche all'istituto tecnico Amedeo Avogadro per ogni
indirizzo una prova differente. "È stato semplice. I professori
sono stati buoni - ammette Edoardo Verniano, 19 anni, tra i
primi a concludere la prova dell'indirizzo elettrotecnica -.
Pensavo sarebbe stato più difficile. Ieri per la prova di
italiano avevo scelto il saggio breve sulle leggi razziali. Ora
ho un po' di ansia per gli orali. Per il mio futuro? Spero di
lavorare subito come progettista". Invece per Andrea "anche se
la prova è stata semplice, i due anni di dad (didattica a
distanza) si sono fatti sentire. Ma nel complesso sono
soddisfatto". Felice anche Elvis, studente indirizzo
informatico, che ha le idee chiare per il futuro: "Sto facendo
uno stage in un'azienda a Parco Dora. Spero che mi assumano
appena finita la maturità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA