La rettrice dell'Università La
Sapienza di Roma, Antonella Polimeni, ha visitato la missione
archeologica di Sapienza presso il Santo Sepolcro a Gerusalemme,
in occasione del primo anniversario dell'inizio dei lavori di
scavo affidati al Dipartimento di Scienze dell'antichità.
"Visitare la Basilica del Santo Sepolcro è stata
un'esperienza intensa, per la sacralità del luogo, ma anche per
la contagiosa passione delle ricercatrici e dei ricercatori
Sapienza che sono impegnati in un'attività dal forte valore
scientifico e simbolico", racconta la rettrice Antonella
Polimeni.
Nel corso del primo weekend del mese di maggio, la
delegazione dell'Ateneo, composta anche dal direttore del
Dipartimento di Scienze dell'antichità, Giorgio Piras, ha
incontrato i ricercatori e gli studenti che partecipano alla
missione archeologica, nonché il Custode di Terra Santa, Padre
Francesco Patton (Ofm).
Il lavoro di restauro della pavimentazione della Basilica del
team Sapienza a Gerusalemme prosegue in parallelo con quello
del resto dell'équipe che si trova a Roma e cura l'elaborazione
dei materiali prodotti.
"L'affidamento dell'incarico al Dipartimento di Scienze
dell'antichità del nostro Ateneo da parte della Custodia di
Terra Santa - continua Polimeni - rappresenta il riconoscimento
dell'alto profilo della nostra comunità accademico-scientifica."
Lo scorso 11 gennaio sono stati presentati i primi risultati
delle indagini archeologiche, che hanno portato alla luce la
prima opera di monumentalizzazione della tomba identificata con
quella di Cristo, risalente ai primi decenni del IV secolo d.C.
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