L'Unione degli Universitari e la Rete
degli Studenti Medi hanno realizzato oggi un flash mob davanti
al ministero dell'Istruzione e del Merito, mentre ulteriori
iniziative sono state svolte presso gli atenei in tutto il
paese. I sindacati studenteschi contestano il numero chiuso,
chiedendone il superamento a favore di un modello maggiormente
inclusivo.
"Siamo contro questo modello di accesso all'istruzione
superiore, basata su numeri programmati nazionali e locali. Ci
facciamo sentire - dichiara Federico Amalfa dell'Udu - con
azioni dimostrative che continueranno fino al 22 aprile. Abbiamo
iniziato con il flash mob davanti al ministero, in occasione dei
primi test di accesso a Medicina, odontoiatria e veterinaria.
Nei prossimi giorni saremo agli ingressi degli atenei per
distribuire le nostre guide e dare supporto alle 80.000 persone
che stanno partecipando a questi test".
Per l'Unione degli Universitari le novità introdotte dal
Governo non bastano e, anzi, per alcuni versi hanno peggiorato
l'accesso ai corsi di Medicina e Veterinaria. Prosegue Amalfa:
"Non riteniamo sufficiente l'annunciato ampliamento pari al 30%
dei posti disponibili a Medicina. Per questo chiediamo che si
vada verso il definitivo superamento della programmazione degli
accessi tramite un progressivo allargamento. Siamo infatti
consapevoli di come non sia possibile superare immediatamente il
numero programmato, dovendo garantire un elevato livello di
qualità della didattica e dei tirocini. Serve invece un percorso
fatto da volontà politica e investimenti in spazi, diritto allo
studio e Aziende Ospedaliere Universitarie integrate, oltre ad
adattare le strutture ospedaliere secondarie alla ricezione e
alla formazione dei tirocinanti".
"Quest'anno - termina Amalfa - alcuni aspetti dei Tolc-Med e dei
Tolc-Vet hanno complicato le vita agli aspiranti medici e
veterinari. Siamo perplessi dal fatto dopo lo svolgimento del
test sarà generato un differente coefficiente di difficoltà
individuale che influirà sul risultato finale. Si tratta di una
valutazione statistica abbastanza aleatoria. Oltre ciò, la
previsione della seconda sessione di test, sicuramente positiva,
tradisce un'assoluta disorganizzazione essendo stata prevista
per il periodo dal 15 al 25 luglio, a ridosso degli esami di
maturità".
"Il numero chiuso è incompatibile con un modello d'istruzione
che dovrebbe avere alla base la democraticità e l'universalità
del diritto allo studio. Crediamo che l'accesso alla conoscenza
debba essere un diritto non comprimibile e siamo contrari a una
visione dell'istruzione terziaria che sia lavoro-centrica. Per
questo riteniamo che gli studenti debbano potersi liberamente
orientare verso la facoltà che meglio può stimolare le proprie
conoscenze, aspirazioni e competenze" aggiunge Giorgio Carratta
della Rete degli Studenti Medi, anche in risposta alle
organizzazioni sindacali dei medici che, negli scorsi mesi, si
sono espresse contro l'abolizione del numero chiuso perché non
risolve la carenza dei medici.
I sindacati studenteschi annunciano infine di essere pronti a
dare battaglia in tribunale per qualsiasi irregolarità dovessero
riscontrare durante lo svolgimento degli esami.
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