Da oggi si sono accampati con tende
e cartelli davanti alla Casa dello Studente di Udine, chiusa dal
2017 tranne un'aula studio, per chiedere alle istituzioni di
attivare subito un tavolo di confronto tra università, Regione e
Comune, che dia risposte immediate al "bisogno urgente di
alloggi pubblici", anche a fronte del caro-affitti degli
appartamenti privati.
Sono studenti e studentesse dell' associazione Unione degli
universitari.
"Abbiamo deciso questa forma di protesta dopo due anni di
reiterate richieste alle istituzioni, vista la chiusura della
Casa dello Studente dal dicembre 2017, per ristrutturazione", ha
detto la coordinatrice dell'unione, Ambra Canciani. "Siamo
contrari a spese per strutture private come Casa Burghart in
zona stazione - ha continuato - bisogna arrivare a un tavolo per
trovare una soluzione pubblica e lungimirante, facendo un
investimento su questa Casa dello Studente con cifre chiare e
trasparenti. Continueremo la protesta qui in viale Ungheria,
attendiamo segnali per un tavolo dalle istituzioni".
Il vicesindaco di Udine, Alessandro Venanzi, ha incontrato i
manifestanti al presidio studentesco. "Siamo consapevoli come
amministrazione del problema degli affitti e degli alloggi per
gli studenti - ha detto a margine - siamo a conoscenza del
fabbisogno numerico di spazi, dal momento che Casa Burghart
aumenta i costi e diminuisce gli spazi. Invece questa Casa dello
Studente era economicamente accessibile e aveva un numero
adeguati di posti. Il Comune - ha concluso - si mette a
disposizione per collaborare con ateneo e Regione e trovare
rapidamente una soluzione".
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