"Anche questa volta
pensiamo di aver trovato ragazzi appassionati. Negli istituti
alberghieri ci sono tanti talenti, bisogna solo trovarli e dar
loro un'occasione per crescere". Così il vice presidente della
Onlus 'Peppino Falconio' Stefano Falconio a pochi giorni
dall'assegnazione della terza borsa di studio - dedicata alla
memoria dell'indimenticato chef di Villa Santa Maria scomparso
nel 2020 - che quest'anno ha premiato due allievi dell'Istituto
alberghiero 'Filippo De Cecco' di Pescara.
"Ragionare sul rafforzamento del loro percorso curricolare
degli istituti alberghieri - spiega Falconio - è ormai
inevitabile. Deve esserci un giusto equilibrio tra la teoria e
la pratica perché se è importante avere cuochi preparati
culturalmente è altrettanto importante permettere loro di
mettere in pratica quanto appreso, attraverso un giusto numero
di ore di laboratorio. Da anni il trend al ribasso delle
iscrizioni è costante. Siamo passati da 500 mila iscritti di
fine anni Ottanta ai poco più di 23 mila di quest'anno. E'
evidente che qualcosa non va, nonostante le tante riforme
scolastiche degli ultimi anni".
"Per questo - continua Falconio - abbiamo promosso con
l'Unione cuochi abruzzesi il convegno 'Quale futuro per gli
istituti alberghieri', che auspichiamo porti a una proposta
condivisa con gli attori principali del settore: cuochi,
associazioni di categoria, scuola, università e politica per
provare a invertire la tendenza e ridare la giusta dignità ad
una scelta, quella di iscriversi all'istituto alberghiero,
troppo spesso considerata come un ripiego. Le proposte emerse
sono state tante e di diversa visione. Nei prossimi mesi
avvieremo un tavolo tecnico per capire come metterle insieme,
così da arrivare a una sintesi condivisa da presentare al
legislatore".
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