Serve un provvedimento urgente per la
scuola italiana, una riforma strutturale che risolva i problemi
evidenziati e ingigantiti dalla pandemia e che punti sui bisogni
degli studenti e sull'inclusione, sulla qualità dell'istruzione,
sul nuovo reclutamento dei docenti e sul contrasto al
precariato, riducendo numero alunni in classe e aumentando il
tempo-scuola.
C'è il rischio che finita la pandemia si torni alla scuola di
prima, per la mancanza di investimenti e di riforme strutturali.
E sarebbe un errore imperdonabile. Così la conferenza stampa
organizzata dalla Associazione "Left Wing", che si è svolta oggi
nella Sala Nassirya del Senato, nel corso della quale il
senatore Francesco Verducci (Pd), vicepresidente della
Commissione Istruzione e l'onorevole Matteo Orfini (Pd),
componente della Commissione Istruzione di Montecitorio hanno
presentato due disegni di legge, uno sulla riduzione degli
alunni in classe e l'altro su reclutamento dei docenti e norma
per stabilizzazione docenti precari. All'incontro, manifestando
apprezzamento per i disegni di legge e per il lavoro di
condivisione che si sta portando avanti, hanno partecipato
Francesco Sinopoli, segretario generale FLC CGIL; Maddalena
Gissi, segretaria generale CISL Scuola; Pino Turi, segretario
generale UIL Scuola; Marcello Pacifico, Presidente ANIEF; Elvira
Serafini, segretaria generale SNALS Confsal; Rino Di Meglio,
coordinatore GILDA Insegnanti. "La priorità - ha spiegato
Francesco Verducci - è non fermarsi a misure tampone ma
rimettere sul tavolo dell'agenda politica una riforma radicale
per rilanciare la scuola dell'inclusione come motore del Paese.
Senza le riforme strutturali rischiamo di sprecare gli
investimenti previsti dal Pnrr e che si esca dall'emergenza ma
senza aver risolto i problemi che affliggono il sistema pubblico
dell'istruzione fin dai tempi dei tagli dei governi delle
destre. Le priorità: ridurre il sovraffollamento delle classi,
assumere più insegnanti e riformare il reclutamento tenendo
insieme formazione, procedura abilitante, immissioni in ruolo,
contrasto al precariato". "Non si può dire che nella scuola stia
andando tutto bene - ha sottolineato l'onorevole Matteo Orfini -
C'è stata molta retorica sulla scuola in questi due anni, la
cosa positiva è che si è tornato a parlare di istruzione
pubblica. Ma ora dobbiamo agire e sfruttare l'occasione del
Pnrr: è questo il tema che poniamo al governo e alle forze
politiche ".
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