Utile, interessante e importante:
nonostante il ruolo sempre più marginale in cui si trova
relegata, è così che la Storia viene considerata dai docenti e
dagli studenti italiani. È quanto emerge dall'indagine
sull'insegnamento della Storia, realizzata dalla Swg per la
Gilda degli Insegnanti e presentata oggi nell'ambito del
convegno nazionale "Quale futuro senza la storia?" promosso per
la Giornata Mondiale dell'Insegnante. La ricerca è stata
condotta su due distinti campioni composti da 300 insegnanti di
tutti i gradi di istruzione e 100 studenti delle scuole
secondarie di secondo grado, intervistati online e face-to-face.
Per il 64% degli insegnanti, la storia è utile ad acquisire
gli strumenti per interpretare meglio il presente, per il 18% a
non ripetere gli errori del passato e per il 16% ad ampliare lo
sguardo verso il futuro e a prevederlo meglio.
Sul fronte degli studenti, invece, il 38% ritiene che la
Storia serva a non ripetere gli errori del passato mentre per il
30% è utile a interpretare meglio il presente e per il 29% ad
ampliare lo sguardo sul futuro e a prevederlo meglio.
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