Batterie, chitarre e voce. E'
questa la manifestazione che gli artisti di strada hanno
inscenato oggi in Piazza Municipio a Napoli, per protestare
contro il passaggio "dal regolamento del 2014 che ci permette di
suonare ovunque al nuovo regolamento della polizia municipale
che sta entrando in vigore e che fa tabula rasa, proibendo
piccola amplificazione e percussioni in tutta la città". Lo
afferma Alessandro Ripepi, in arte "Prospero papiro", che è un
artista di strada con origami, poesie e testi recitati e che si
unisce alla protesta con i musicisti che a Napoli sono circa 70.
"Da oggi - spiega - inizia il problema del suono in strada.
La questione è nata inizialmente per la movida cosiddetta
selvaggia e doveva essere legato a questo il nuovo regolamento
di polizia stradale, che prevede che chi usa amplificazione e
percussione non può suonare. Ma è un pastrocchio normativo. Il
regolamento attuale risale al 2014 e dice che possiamo esibirci
in tutto il territorio con una piccola amplificazione e nel
rispetto della quiete pubblica. Si dice che abbiamo l'intero
territorio come palcoscenico e invece ora nasce un regolamento
diverso della polizia municipale che dice che bisogna
individuare delle zone. Si arriva a un conflitto normativo,
anche se questo nuovo regolamento di polizia non già stato
pubblicato sull'albo pretorio online".
Ripepi spiega che "ci sono già stati degli episodi in cui
qualcuno è stato segnalato alla polizia municipale dai cittadini
e c'è una forte nostra preoccupazione. Ci sono cittadini a cui
non piace un artista e chiamano la Polizia municipale che
interviene con tre-quattro pattuglie per una persona che voleva
solo esibirsi. C'è stato già anche un intervento di stop prima
dell'esibizione. Il Decreto varato dalla giunta de Magistris va
riformato, siamo d'accordo, e siamo anche aperti al dialogo con
la polizia municipale e le associazioni cittadini di abitanti".
L'artista sottolinea l'attacco alla tradizione partenopea: "Il
no - dice - ad amplificazione e percussione è contro la
tradizione napoletana, perché prevede quindi niente 'tamorre e
tamburelli' a nessun orario. Si passa da una logica permissiva a
una tabula rasa. Abbiamo l'intero territorio a disposizione e
chiediamo che sia mantenuto questo assetto, sottolineando che a
oggi per il regolamento non possiamo esibirci dove ci sono
monumenti storici e aree di valore artistico e noi su questo
chiediamo che vada ampliata la possibilità. Noi per primi stiamo
attenti dove c'è un sagrato chiesa, ad esempio non suoniamo
mentre c'è una funzione religiosa come rispetto e non è mai
stato un problema. Non abbiamo ancora un appuntamento con il
sindaco Manfredi ma oggi siamo qui perché vogliamo che inizi un
vero dialogo sul tema".
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