Inaugurato a Pisa, nella sede della
Scuola Superiore Sant'Anna a Puisa, il nuovo sportello
immigrazione (immigration info-point) della Questura di Pisa,
frutto di un'iniziativa congiunta tra la Sant'Anna, la Normale e
l'Università di Pisa.
Lo sportello, si spiega dalla Scuola, "renderà migliore e più
efficiente l'accoglienza" di chi, "proveniente da paesi extra
Ue, andrà a studiare o fare ricerca nelle tre istituzioni
accademiche pisane". In particolare, la Questura dedicherà ogni
mercoledì mattina alle pratiche provenienti da studenti,
ricercatori e docenti stranieri "che hanno bisogno della
documentazione burocratica e legale per muoversi in regola e
senza barriere sul territorio Ue". Allo sportello lavorerà a
rotazione, con funzioni di supporto agli operatori della
questura, il personale amministrativo dei tre Atenei. L'info
point universitario funzionerà come gli uffici di polizia e, ha
precisato il questore Sebastiano Salvo, "alleggerirà in modo
significativo anche la pressione sugli uffici di polizia che
potranno trattare solo le richieste ordinarie e non quelle che
provengono dal mondo universitario, che peraltro hanno bisogno
di risposte in tempi rapidi".
Sono circa un migliaio gli studenti extra Ue iscritti a
Università di Pisa, Sant'Anna e Normale, senza considerare le
richieste che provengono da ricercatori e docenti. "Questo
servizio - sottolinea la rettrice della Sant'Anna, Sabina Nuti -
permetterà al sistema universitario pisano di essere più
attrattivo nei confronti degli studiosi che provengono dai paesi
extra Ue". Il rettore dell'Università di Pisa Riccardo Zucchi
aggiunge, che "tra i problemi riscontrati in questi anni c'è
proprio l'espletamento delle pratiche burocratiche per chi
necessità di visti e regolarizzazioni dei documenti e avere uno
sportello unico è un grande passo avanti". Secondo Luigi
Ambrosio, direttore della Normale, "il funzionamento di un
sistema universitario dipende da questi processi di base: è
fondamentale per chi viene a studiare e a fare ricerca a Pisa
avere la possibilità di muoversi liberamente, di poter viaggiare
senza restrizioni in Europa e di rientrare senza problemi nel
proprio paese d'origine".
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