La settimana scorsa è stata
presentata in Parlamento una proposta di modifica del testo
unico sulla scuola in materia di rappresentanza e partecipazione
studentesca. Le rappresentanze studentesche, tuttavia, hanno
denunciato un mancato coinvolgimento nel lavoro in corso, avendo
loro stesse avanzato delle proposte in merito nel corso degli
ultimi due anni.
"Come Unione degli studenti e Actionaid Italia abbiamo
lanciato due anni fa la campagna Possiamo Tutto, con una
proposta di riforma strutturale relativa ai temi della
partecipazione e della rappresentanza studentesca" dichiara
Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell'Uds, Unione degli
studenti, sindacato studentesco.
"Come Uds - continua - abbiamo costruito la proposta a
partire dal confronto con rappresentanti e studenti di tutto il
Paese: dagli organi delle singole scuole fino ad arrivare a
quelli nazionali. La legge ad oggi presentata non ci ha visti in
nessun modo coinvolti, né menzionati al momento dell'annuncio,
nonostante il Partito Democratico fosse perfettamente a
conoscenza del nostro lavoro e fosse stato invitato più volte a
nostre assemblee ed eventi. Inoltre la legge risponde solo in
parte alle necessità da noi poste"
"Siamo profondamente rammaricati - aggiunge Chiesa - per la
modalità con cui siamo venuti a conoscenza della presentazione
del ddl e delusi di non essere stati notificati prima della
stessa, avendo avuto numerosi momenti di discussione
precedentemente. A maggior ragione poiché abbiamo avuto in più
occasioni modo di presentare al Pd le nostre proposte, in ultimo
in occasione del Policy Lab all'interno del Festival della
partecipazione di Actionaid Italia a settembre e durante un
incontro in presenza tenutosi di recente".
Anche Alice Beccari dell'Uds si è espressa nel merito della
questione, sottolineando che "la legge presenta inoltre numerose
carenze. Innanzitutto propone sì un aumento dei rappresentanti
nei Consigli Di Istituto, continuando però a non garantire una
equa rappresentatività al loro interno".
"Inoltre - continua Beccari - l'introduzione di una sola
Commissione paritetica - con ruolo esclusivamente consultivo - è
limitante rispetto alle potenzialità che tali organi avrebbero
se fossero di più e con ruolo decisionale. Se invece la proposta
relativa alla formazione degli studenti sembra essere completa,
la si lega all'educazione civica senza andare ad esplicitare chi
nella pratica andrebbe ad essere responsabile di tale
formazione."
"Riteniamo, inoltre, che ci siano diverse mancanze relative
agli organi di rappresentanza nazionali e alle Consulte vogliamo
invece una riforma strutturale che vada a rendere la
convocazione del Fast, Forum delle associazioni studentesche più
rappresentative con il ministero dell'Istruzione, obbligatoria e
con cadenza mensile e una riforma delle Consulte provinciali
studentesche che veda modificato il ruolo del professore tutor
che spesso rallenta i lavori e le proposte degli studenti e dei
rappresentanti di consulta" conclude.
Al Partito Democratico Uds chiede "un incontro immediato" al
fine di "proporre emendamenti, e prevedere eventuali audizioni
se la proposta sarà poi discussa in Commissione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA