32 Consigli dell'Ordine, 80 Istituti
scolastici e circa 2000 studenti: questi i numeri dell'edizione
2024 del Torneo della Disputa "Dire e contraddire". L'evento,
con indicazioni pratiche per seguire e, perché no, per mettersi
concretamente in gioco, sarà presentato nell'incontro in Aula
Avvocati del Consiglio dell'Ordine Forense di Roma il 14
febbraio prossimo dalle 9.30 alle 11.30 in presenza e in diretta
streaming.
Il Torneo, avviato nel 2017 con cadenza annuale e seguito
poi da un protocollo siglato con il ministero dell'Istruzione, è
divenuto parte integrante del "Progetto Legalità" e si pone
l'obiettivo di educare i giovani a comunicare in modo efficace,
tramite il confronto e l'ascolto. Una maniera di relazionarsi
con gli altri ben diversa dal modello rappresentato dai social,
che spesso al contrario stimolano l'aggressività e la
demolizione senza costrutto del pensiero altrui. Un altro
esempio di come l'Avvocatura sia impegnata nel sociale, questa
volta accanto ai giovani, trasformando la disputa in un luogo di
incontro e di dialogo costruttivo.
Il consigliere avvocato Angelica Addessi è la referente
territoriale della Rete Educazione alla Legalità per il
Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Roma ed è affiancata
dall'Avvocato Stefano Radicioni, nominato responsabile del
Torneo di retorica. "L'arte della parola diventa la via
attraverso cui esprimere i propri punti di vista, cercare le
ragioni per argomentare le proprie tesi e confutare quelle
avversarie. In questo modo, si promuove il pensiero critico e
costruttivo tra i giovani" commenta il Consigliere Addessi. Il
Torneo insomma, nelle intenzioni della Famiglia forense
capitolina, è uno strumento per trasferire ai giovani le
competenze tipiche della professione forense nelle arti della
dialettica, della retorica e della persuasione. Ma "il risvolto
della medaglia è anche far sì che gli studenti comprendano
appieno l'importanza e il peso della parola - aggiunge l'Avv.
Radicioni - Un potere che, le cronache recenti ce lo insegnano,
è capace di innalzare ma anche di ferire e distruggere, come
vediamo tanto spesso sui social". Tra gli Istituti romani
partecipanti, il Liceo Dante Alighieri, il Liceo Scientifico
Marcello Malpighi, il Liceo Scientifico Primo Levi, l'Istituto
Pontificio Sant'Apollinare, quest'ultimo alla sua terza
partecipazione con il classico, lo scientifico e il linguistico.
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