Si intitola 'Diamo un taglio alla
repressione' l'opera di Cristina Donati Meyer afissa di fronte
al Consolato iraniano di Milano in solidarietà con le donne
iraniane. Rappresenta la cosiddetta guida suprema, Khamenei, al
quale due mani di donna tagliano la barba.
"Comprendo il gesto di tagliarsi ciocche di capelli in segno
di lutto e solidarietà con le ragazze e le combattenti iraniane;
ma al punto in cui si è spinta la brutale repressione patriarcal
misogina dei pasdaran, servirebbe tagliare le barbe al regime e
agli ayatollah. E' quello che ho voluto fare con la mia opera,
seppur virtualmente e figurativamente", afferma l'artista, che è
una attivista femminista.
L'intervento in via Moterosa dei soldati di stanza di fronte
alla sede diplomatica ha costretto l'artista a rimuovere l'opera
che, in seguito, è stata affissa in Via Valenza - Porta Genova,
nei pressi della fermata dell'autobus/tram.
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