Amina ha quattordici anni. Una mattina a
casa apre la finestra del bagno per buttarsi di sotto. La madre
la vede dalla finestra di fronte, i loro sguardi si incontrano,
la donna scongiura la figlia di non gettarsi giù e finché
rimangono in contatto con lo sguardo Amina resta in bilico sul
davanzale. Ma la madre non regge e corre cercando di
raggiungerla. Amina si butta dal quarto piano di un palazzo in
una città che non sappiamo, il suo nome è di fantasia, ma la sua
storia è quella di una preadolescente che miracolosamente è
sopravvissuta al suicidio. Un dramma che è la seconda causa di
morte sotto i 20 anni e riguarda gli adolescenti nel 12% del
totale dei casi. Amina rimarrà per 17 giorni in rianimazione e
per due lunghi mesi in ospedale. Le ferite sono profonde, si è
spaccata entrambe le gambe, un polmone è danneggiato. I colloqui
con gli psicoterapeuti che l'hanno seguita, sono diventati un
libro: 'Riscrivere la speranza. Storia di un' adolescente che
voleva morire e ha imparato a volare' edizioni San Paolo.
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